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Euro: le elezioni italiane creano volatilità

3/5/2013

Quale sarà l’impatto dei risultati delle elezioni italiane nel breve termine sull’Euro? Il commento di Sara Yates, global currency strategist di JP Morgan Private Bank


Quale sarà l’impatto dei risultati delle elezioni italiane nel breve termine sull’Euro? Ecco la view di Sara Yates (nella foto), global currency strategist di JP Morgan Private Bank.

Ai mercati piacciono governi dell'Eurozona forti e improntati alle riforme. Di conseguenza, il fallimento di Bersani nell’ottenere il controllo della camera alta (Senato) da solo o in coalizione con Monti, ha fatto sì che la scorsa settimana le valute "risk-on" e il comparto azionario fossero sotto pressione. Un altro shock è stato lo spostamento dell’elettorato verso i partiti populisti e anti-austerità, quali il PDL (guidato da Berlusconi) e il Movimento 5 Stelle che hanno guadagnato rispettivamente il 29% e il 25% dei voti.

Il panorama politico resta ancora incerto. L’aspettativa prioritaria per la maggior parte degli analisti sembra essere quella che il PD di Bersani cercherà di stabilire una grande coalizione con PDL (il partito di Berlusconi) e SC (il partito di Monti), nel tentativo di sostenere un governo provvisorio. Ma altri pensano alla possibilità che il centro sinistra (PD + SC) si possano alleare con il Movimento 5 Stelle. Come altra possibilità restano nuove elezioni, ma se dovessero avvenire prima che la legge elettorale venga cambiata non potrebbero comunque portare alla formazione di un governo stabile. 

A parte l'iniziale sell-off, l'euro è rimasto piuttosto forte. Un’elasticità che ha caratterizzato anche il mercato del reddito fisso, con il Tesoro italiano che, nel corso dell’asta della scorsa settimana, ha collocato 6,5 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni rispettivamente al 3,59% e al 4,83%. Tuttavia, con la continua incertezza politica, la debolezza dei dati dell'Eurozona che aumenta le aspettative di un allentamento della politica della BCE e con il “sequester” degli Stati Uniti che pesa sulla propensione al rischio, intravediamo la possibilità di “venti contrari” nel breve termine per il cross EUR/USD.

 

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