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Se la reputazione della finanza non dipende dalle regole

11/20/2012 | Massimo Morici

Secondo una recente sondaggio di Kinetic Partners, sette gestori su dieci pensano che la stretta normativa in Europa e negli USA non contribuirà a rendere più stabile il sistema finanziario


Oltre la metà dei ceo delle società di servizi finanziari pensa che gli attuali piani di regolamentazione dei mercati non riuscirà a migliorare la reputazione della finanza. E' quanto emerge da un recente studio della società globale di servizi Kinetic Partners (Global Regulatory Outlook) condotto su 88 ceo e direttori di banche, società di asset management e hedge fund.

Stando allo studio, infatti, solo il 36% di loro crede che l'attuale stretta normativa in Europa e negli USA contribuirà a rendere i mercati finanziari globali più stabili, mentre addirittura il 52% pensa che l'impatto sarà minimo o nullo e l'11% che renderà il sistema addirittura meno stabile.

Ma la percentuale più preoccupante è quella che riguarda l'impatto sulla reputazione dell'industria finanziaria: il 73% pensa che le nuove regole non contribuirà affatto a migliorarla. Per oltre la metà dei vertici il fattore più importante nel nuovo assetto normativo è la chiarezza, mentre solo il 30% crede che la chiave stia nell'adozione di standard normativi a livello globale.

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