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11/6/2012 | Massimo Morici
L'industria del gestito comincia a perdere la pazienza con Washington. Ieri BlackRock assieme a Morningstar e altre 11 società, tra cui quattro dei principali fondi pensione americani, hanno pubblicato una lettera aperta a pagamento sul Wall Street Journal e sul New York Times in cui sostengono che "più si rimanda la soluzione del problema, più si eroderà la fiducia dei mercati nel sistema politico americano, nonché la posizione sui mercati finanziari globali e la statura di leader mondiali degli USA".
Il prossimo primo gennaio, infatti, scatterà il taglio automatico di 600 miliardi di dollari della spesa pubblica e l'aumento delle imposta, il cosiddetto fiscal cliff che potrebbe rappresentare il rischio concreto di una pesante ricaduta in recessione per il paese. A Wall Street, tuttavia, la previsione più diffusa è che un compromesso fra democratici e repubblicani sarà raggiunto entro l'anno, anche se gli economisti più pessimisti ritengono che gli USA entreranno in recessione nel primo semestre del prossimo anno in conseguenza dello stesso fiscal cliff.
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