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10/30/2012 | Marcella Persola
Cala il patrimonio in gestione dei principali asset manager. Secondo uno studio condotto da Tower Watson, che fa una fotografia di quanto è accaduto nell'industria del risparmio gestito nel corso del 2011, emerge che il patrimonio in gestione a livello globale è sceso del 2,5% nel 2011 raggiungendo quota 63 trilioni di dollari. Con delle differenze. Difatti mentre in Nord America e in Europa il patrimonio è calato rispettivamente dell'1,1% e del 7%, i giapponesi hanno visto crescere l'aum del 6,4% a quota 5,3 trilioni.
Entrando nel dettaglio gli asset manager USA che fanno parte della Top 20 gestiscono il 64,2% del patrimonio globale mentre in Europa i protagonisti dell'industria si dividono una quota del 32,9% e in Giappone del 2,8%. Inoltre nell'ultima decade si è assistito a un aumento della rappresentanza di asset manager made in Giappone e dagli USA, mentre molti europei hanno registrato un declino nell'industria dell'asset management globale.
Ma entrando nel dettaglio delle società, quali sono quelle che hanno migliorato il proprio ranking tra le prime 50? Lo studio cita la britannica Hsbc che è migliorato di 12 posizioni, passando da 25° posto al 13°; così come Invesco (+12) passata dalla posizione 36 a 24, Franklin Templeton di 11 (da 29 a 18), BlackRock con 9 (dal 10 al 1) e Goldman Sachs con 8 (da 22 al 14).
Tra le società italiane le prime a posizionarsi sono il gruppo Generali al 25°, Intesa Sanpaolo al 60° e Unicredit al 77°.
A livello di industria invece continuano a predominare gli asset manager di proprietà delle banche e quelli indipendenti mentre sono diminuiti quelli di proprietà di compagnie assicurative.
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