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10/29/2012
Si apre qualche spiraglio di luce tra le nubi della crisi europea. “Se, come abbiamo visto di recente, non migliora soltanto il saldo commerciale spagnolo, ma anche quello italiano e portoghese, i problemi strutturali dell‘Europa inizieranno a dissolversi. Non dimentichiamo che la crisi dell‘Euro è essenzialmente una crisi delle partite correnti", spiega Asoka Woehrmann (nella foto), chief investment officer di DWS.
Secondo Woehrmann inoltre i piani di austery porteranno i loro frutti, anche in Italia: “I Paesi sono riusciti a implementare la maggior parte dei tagli con effetto inibente sulla crescita nel corso del 2012. Prendiamo ad esempio l‘Italia: quest‘anno l‘economia dovrebbe contrarsi del 2,25% a causa della “frenata d‘emergenza” ad opera del governo. L‘anno prossimo, tuttavia, sarà probabilmente in territorio positivo. Anche la Spagna rimane affondata nella recessione e il PIL calerà di circa il 2%. Tuttavia, nel 2013 dovrebbe diminuire di meno della metà”.
Le sue strategie di investimento di conseguenza prestano molta attenzione all'Italia: “Fra i titoli di stato a cinque anni, i Btp italiani sembrano essere la prima scelta. Non esenti da rischio, ma remunerativi. Tuttavia, cattiva notizia per coloro che ricercano il rendimento, non è più possibile ottenere ritorni straordinari, anche con le obbligazioni dei Paesi Periferici. Gli spread si sono contratti considerevolmente dopo l‘annuncio del programma di acquisto OMT da parte della BCE”.
Tuttavia, ad oggi il rendimento del Btp decennale ha superato la soglia del 5%, in seguito alle recenti tensioni all'interno della maggioranza a sostegno del governo Monti, dopo le ultime dichiarazioni dell'ex premier Berlusconi. Insomma, una motivazione in più per comprare.
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