Tempo di lettura: 1min
7/25/2012 | Roberto Abate
Nei prossimi tre – cin que anni l’inflazione salirà a livelli superiori a quelli registrati negli ultimi vent’anni su scala globale. Ne è convinto Mihir Worah (nella foto), portfolio manager e capo del team di gestione del portafoglio Real Return di Pimco, che in una recente outlook ha indicato come attrezzarsi per affrontare i rischi derivanti da questo trend. "Anche se i tassi non dovrebbero raggiungere valori a doppia cifra, riteniamo probabile – spiega - che l’inflazione registrerà un rialzo progressivo, giungendo a superare la quota del 2% del tasso core, a cui ci si è ormai abituati nella maggior parte dei paesi sviluppati".
Le motivazioni, spiega il gestore di Pimco, sono molteplici. Ma due hanno una particolare rilevanza: innanzi tutto, i paesi sviluppati si trovano di fronte alla complessa questione dell’indebitamento, da cui troveranno molto difficile affrancarsi. In tale ottica, Worah ritiene che l’aumento dell’inflazione possa essere una delle poche soluzioni più probabili.
"In secondo luogo – prosegue - i mercati emergenti hanno rapprentato per anni una fonte di disinflazione per via dell’esportazione di beni e servizi a prezzi molto bassi, tuttavia a nostro parere si tratta di un fenomeno destinato a venir meno". Per quanto riguarda l’Europa, potrebbe emergere una notevole differenziazione al suo interno, con un ribasso dei prezzi in Grecia, Spagna e Irlanda e un loro contemporaneo rialzo in Germani e in Francia.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie