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Mascherone (DB): "Altro che Grexit per salvare l'euro"

6/4/2012

Secondo il cio di Deutsche Bank Italia, l'Europa deve assolutamente evitare l'uscita della Grecia e fare di tutto, almeno sino alle prossime elezioni del 17 giugno, per evitare la creazione di un precedente


Grexit è il neologismo con il quale gli anglosassoni definiscono la crisi ellenica e, con il solito "disinteressato" pragmatismo, hanno così chiuso la questione. Ma l'Europa, si legge nel counsueto outlook settimanale di Giorgio Mascherone, cio di Deutsche Bank Italia, “deve assolutamente evitare l'uscita della Grecia dall'Unione e fare di tutto, almeno sino alle prossime elezioni del 17 giugno, per evitare la creazione di un precedente, piccolo nell'impatto, enorme nelle conseguenze”.


Il fallimento di Lehman, infatti, prosegue, “avrebbe dovuto insegnare che è meglio prevenire piuttosto che curare e, speriamo, che nonostante il frazionamento del potere decisionale della UE e i mille impedimenti derivanti dalla mancanza di una unità politica e fiscale, l'euro rimanga nella formazione attuale. E' indispensabile però che, nelle prossime due settimane che precedono la consultazione elettorale greca, si possa addivenire a decisioni in grado di stabilizzare le attuali turbolenze”.


Ma se il quadro generale non è confortante, considerando i dati deludenti sulla crescita in Europa, l’Asia che corre di meno e gli Stati Uniti che non riescono a creare nuovi posti di lavoro, tuttavia la crescita globale continuerà, sia pure dopo una pausa più brusca di quanto previsto, con l’economia cinese che ripartirà nel secondo semestre, spiega l’economista, che si attende dalle banche centrali di Stati Uniti ed Europa ulteriori stimoli monetari.


Sul fronte degli investimenti,  il mercato azionario, pur avendo  vissuto la peggior settimana dell'anno, portando anche l'Italia sotto i minimi del 2009, potrebbe riservare importanti occasioni di acquisto, “non appena vedremo qualche soluzione alla crisi”, avverte però Mascheroni, che sul reddito fisso si aspetta nuovi minimi su tutte le scadenze, per i cosiddetti porti sicuri (Bund tedeschi, Trasury statunitensi su tutti), e pertanto, continuando il debito pubblico ad essere troppo volatile, consiglia di selezionare i titoli societari che risultano più solidi.

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