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DPAM lancia la sua nuova strategia Value Transition

9/16/2024 | Redazione ADVISOR

L'obiettivo di DPAM L Equities Europe Value Transition è offrire agli investitori un'esposizione a un portafoglio diversificato con caratteristiche value tradizionali, promuovendo al contempo la transizione energetica attraverso l’attività di engagement nei confronti di aziende ad alte emissioni di carbonio


DPAM ha lanciato una strategia di transizione energetica all'interno della sua offerta di azionario value fondamentale. Con oltre 20 anni di esperienza negli investimenti responsabili e un lungo track record nel value investing, DPAM mette a frutto le proprie competenze per sviluppare questa strategia orientata alla ricerca di alfa attraverso la decarbonizzazione dei settori ad alte emissioni.

Questa proposta di valore consente agli investitori ESG di beneficiare dei solidi fondamentali delle tipiche società value, come l'elevata generazione di free cash flow, senza compromettere i propri valori. Infatti, l'elevata quota di industrie ad alta intensità di carbonio all'interno dell'universo value rappresenta un'opportunità per gli investitori di assumere una posizione che guidi la transizione energetica. Più che di un semplice sostegno finanziario, queste aziende hanno bisogno di una guida attiva da parte dei loro azionisti. Un dialogo continuo con il management e un voto mirato durante le assemblee generali annuali sono strumenti che gli investitori possono utilizzare per spingere le aziende nella giusta direzione e incoraggiarle a facilitare la transizione. Da un punto di vista finanziario, le società che prima di altre si attiveranno sul fronte della transizione energetica godranno di un vantaggio competitivo duraturo in un mondo a basse emissioni di carbonio, che dovrebbe giustificare un premio di valutazione rispetto ai concorrenti.

Per cogliere questo vantaggio competitivo, DPAM ha sviluppato una solida struttura di investimento sostenibile che combina una profonda analisi fondamentale con varie fasi di screening (standard globali, attività controverse, best-in-class). A ciò si affianca una capillare analisi ESG, del rischio climatico e delle opportunità dell'emittente (che integra gli standard internazionali), collegata a un approccio di azionariato attivo con una politica di escalation per intensificare gli sforzi sul fronte dell’engagement. Questo quadro dovrebbe portare a investimenti credibili in aziende in fase di transizione in tutti i settori, indipendentemente dal loro profilo iniziale di emissioni. In definitiva, l'obiettivo è quello di selezionare i leader di ogni settore che guidino il passaggio verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Infatti, per facilitare la transizione è più sensato essere presenti e impegnarsi con aziende ad alte emissioni, anziché evitare questi settori e perdere così l'opportunità di guidare il cambiamento.

Questa strategia di investimento è classificata come articolo 8 nel quadro della SFDR. Per maggiori informazioni sugli aspetti del fondo legati alla sostenibilità, visitate il sito web https://www.funds.dpaminvestments.com/home/funds-details.html?c_id=98401.  I rischi associati a DPAM L Equities Europe Value Transition sono il rischio di capitale, il rischio di concentrazione, il rischio di mercato, il rischio di cambio e il rischio di derivati.

Lorenzo van der Vaeren, Fundamental Equity Fund Manager di DPAM, spiega: “Crediamo che attraverso l’investimento e l’impegno con le società partecipate in settori ad alta emissione o ad alta intensità di carbonio, per stabilire obiettivi di decarbonizzazione credibili e allineati a Parigi, e tramite l’impiego del capitale necessario per raggiungerli, gli investitori possano facilitare la transizione, in linea con il loro dovere fiduciario e, in ultima analisi, creare un impatto economico reale”.

Laurent Van Tuyckom, Fundamental Equity Fund Manager di DPAM, aggiunge: “Gestire con successo la transizione energetica è un esercizio delicato, che si basa su un attento equilibrio tra obiettivi ambientali e considerazioni sociali, garantendo al tempo stesso rendimenti finanziari adeguati a remunerare i rischi assunti. Siamo convinti che una strategia di investimento attiva nella “Transizione” debba possedere e impegnarsi nelle aziende ad alta emissione, piuttosto che perdere l'occasione di guidare il cambiamento, a beneficio di tutti gli stakeholder”.

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