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Small cap europee pronte al rimbalzo

10/21/2024 | Marcella Persola

Così evidenzia Bart Geukens, fundamental equity fund managers di DPAM nella rubrica "gestore della settimana"


“Vi sono segnali che indicano che il declassamento delle small cap potrebbe aver raggiunto il punto massimo. I rischi sono diminuiti o non si sono materializzati come si temeva, il che ha portato a un sostanziale miglioramento del profilo rischio-rendimento dell'asset class” così evidenzia Bart Geukens, (nella foto) fundamental equity fund managers di DPAM e del fondo PAM  - Fondo DPAM B - Equities Europe Small Caps Sustainable A Dis, nella sua analisi relativa alle small cap europee.

Il fondo si concentra sulle small cap europee: ci dà una fotografia del settore?

L'economia globale ha recentemente attraversato importanti perturbazioni che hanno introdotto un elevato grado di incertezza, spingendo gli investitori a cercare sicurezza nelle più consolidate large cap, un cambiamento che ha avuto un impatto notevole sui titoli small cap che hanno sottoperformato rispetto alle loro controparti. Il settore, infatti, ha una maggiore sensibilità economica, con le società più piccole che spesso sovraperformano nei periodi di espansione economica ma tendono anche a sottoperformare durante le recessioni. Le società più piccole soffrono maggiormente anche l’incertezza economica e spesso sono più vulnerabili all'aumento dei tassi di interesse e all'incertezza macroeconomica a causa della loro dipendenza dal finanziamento del debito e della maggiore esposizione ai settori ciclici. A questo si somma la minore liquidità a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.

Se il contesto è negativo, in cosa vedete delle opportunità?

Vi sono segnali che indicano che il declassamento delle small cap potrebbe aver raggiunto il punto massimo. I rischi sono diminuiti o non si sono materializzati come si temeva, il che ha portato a un sostanziale miglioramento del profilo rischio-rendimento dell'asset class. Innanzitutto, l'inflazione sta diminuendo, le interruzioni della catena di approvvigionamento sono state ampiamente risolte e i prezzi dell'energia si sono normalizzati. Inoltre, si sta andando incontro a politiche di taglio dei tassi da parte delle banche centrali e questo vuol dire ridurre i costi di finanziamento per le società a piccola capitalizzazione, migliorandone la redditività e la capacità di investimento. Non possiamo non notare anche il legame che c’è tra l’economia europea e quella cinese e, come sappiamo, Pechino ha annunciato un nuovo importante pacchetto di stimoli. Infine, stiamo assistendo ad un aumento delle attività di M&A con il ritorno sul mercato delle società di private equity. Quest’ultime, dispongono di ingenti quantità di liquidità, il che indica che vedono un valore nelle attuali valutazioni delle small cap.

Come cogliere queste opportunità? 

Il rimbalzo è una possibilità concreta per l'universo delle small-cap. Tuttavia, catturare questo rimbalzo non è sempre facile. Sebbene le small cap rappresentino il 15-20% della capitalizzazione di mercato totale, coprono l'80-85% di tutte le azioni quotate. Questo vasto universo può rendere difficile per gli investitori identificare le giuste opportunità di alta qualità. In particolare, nelle small cap europee, la gestione attiva svolge un ruolo fondamentale a causa della limitata copertura della ricerca e della maggiore volatilità. Circa il 90% dei titoli europei mid e small cap riceve una copertura minima da parte degli analisti. Questa mancanza di attenzione crea inefficienze e opportunità per i gestori esperti di scoprire società sottovalutate. Concentrandosi sui fondamentali delle società e conducendo analisi approfondite, i gestori attivi possono individuare le società con bilanci solidi, strategie innovative e un elevato potenziale di utili. Inoltre, evitano le sottoperformance, scartando le società con prospettive deboli che altrimenti potrebbero avere un peso eccessivo in un indice passivo. I vantaggi della gestione attiva sono ancora più evidenti nell'universo delle small cap, con il suo potenziale di “doppio alfa”: beneficiare del potenziale intrinseco delle small cap di sovraperformare le large cap (alfa) e aggiungere ulteriore valore attraverso un'astuta selezione di titoli all'interno di questo universo (secondo alfa). In conclusione, le azioni small cap hanno storicamente sovraperformato le large cap nel lungo periodo, offrendo un potenziale di rendimento superiore. Le attuali condizioni di mercato, caratterizzate da valutazioni interessanti e da indicatori economici in miglioramento, possono rappresentare un punto di ingresso interessante per gli investitori esperti nelle complessità del panorama delle small-cap. Riteniamo che le forti convinzioni e la gestione attiva siano essenziali.

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