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9/6/2023 | Marcella Persola
Nonostante la stagnazione delle emissioni di bond globali, S&P prevede che nel 2023 le emissioni di bond sostenibili (GSSSB) dovrebbero essere in linea con le previsioni dell’agenzia di rating per 900 miliardi-1.000 miliardi di dollari, ovvero il 14-16% delle emissioni totali.
In particolare secondo S&P la crescita delle emissioni del GSSSB continuerà a superare quella delle emissioni obbligazionarie tradizionali per il resto del 2023 e raggiungere la percentuale più alta di sempre di emissioni obbligazionarie globali .L’emissione totale potrebbe anche raggiungere i livelli del 2021, quando il volume ha superato i 1.000 miliardi di dollari. A fare da sostegno per S&P sono in particolare l'aumento della domanda nelle regioni chiave, la continua attenzione per la transizione energetica e le politiche climatiche di sostegno.
Anche se ci sono degli elementi che così come incidono sul mercato tradizionali dei bond, sono da monitorare anche per quello dei GSSSB. E’ il caso dell'aumento dei tassi d'interesse e i rischi di recessione in regioni chiave come l'Europa e il Nord America. L'emissione di GSSSB potrebbe essere limitata anche da venti contrari di natura politica: Alcuni Stati americani hanno scoraggiato o addirittura preso provvedimenti per non permettere ad alcuni emittenti finanziari pubblici statunitensi di etichettare le loro obbligazioni come GSSSB. E questo potrebbe avere degli effetti sul mercato in generale.
S&P prevede inoltre che l’emissione di sustainability-linked bond diminuirà nel 2023, dovuto al persistere di dubbi sulla credibilità degli obiettivi, mentre i green bond continueranno a prevalere nel mercato delle emissioni GSSSB, dopo aver registrato un livello record di emissioni nella prima metà dell'anno.
Molte politiche regionali e nazionali relative ai GSSSB erano già in atto prima dell'inizio dell'anno, ma i loro effetti si faranno sentire per tutto il 2023. Il nuovo standard volontario per i Green Bond (GBS) dell'UE è improbabile che abbia un impatto sostanziale sulle emissioni di quest'anno. S&P Global Market Intelligence ha rilevato che gli emittenti hanno difficoltà a soddisfare i criteri più severi e c'è anche una limitata disponibilità di dati.
L'Europa rimarrà la regione leader per i GSSSB, mentre le emissioni nordamericane potrebbero essere rallentate da un calo dell'offerta e della domanda per il resto dell'anno. I mercati emergenti potrebbero registrare un aumento delle emissioni nel prossimo anno. L'Europa continua ad essere leader grazie soprattutto alla forte emissione di green bond pari a 269 miliardi di dollari, superando il precedente record del primo semestre di 262 miliardi di dollari raggiunto nel 2021 e rappresentando per la prima volta il 50% delle emissioni globali di GSSSB. L'emissione di obbligazioni verdi, anche tra gli emittenti sovrani, ha trainato i volumi. Gli emittenti più forti sono stati Germania (15 miliardi di dollari), Italia (13 miliardi di dollari), Regno Unito (13 miliardi di dollari) e anche la Francia e l'Austria (6 miliardi di dollari ciascuno) hanno aumentato i volumi significativamente.
S&P evidenzia come entro la fine del 2023, le emissioni di GSSSB in quasi tutti i settori aumenteranno o rimarranno stabili rispetto al 2022. In particolare, gli emittenti sovrani si apprestano a vivere l'anno più importante mai registrato. Le grandi emissioni di green bond da parte di Germania e Italia hanno contribuito a tale crescita. Entrambi i Paesi mirano a raggiungere i loro contributi nazionali determinati dall'Accordo di Parigi.
Invece l'emissione di GSSSB tra le società non finanziarie è diminuita del 15% nella prima metà del 2023. Essa rappresentava il 28% del mercato nel periodo gennaio-giugno 2023. Nonostante questo calo, S&P si aspetta che le emissioni rimangano stabili rispetto all'anno precedente e che il settore mantenga una quota significativa del mercato dei GSSSB. Si vede, comunque, un maggiore interesse per l'emissione di green bond rispetto ad altri GSSSB da parte delle imprese non finanziarie, una tendenza che persiste da tempo e che ci aspettiamo continui. Questo fenomeno è più forte in Europa, dove la domanda degli investitori è aumentata alla luce delle normative europee.
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