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ESG: gli investitori non vogliono "impattare" sull'ambiente

8/11/2023 | Redazione Advisor

La ricerca di Ortec Finance rivela che gli investitori evitano le società che hanno un impatto negativo sull'ambiente o che contribuiscono al cambiamento climatico.


Le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) sono in primo piano nelle considerazioni degli investitori quando esaminano i loro portafogli. E lo saranno sempre di più anche in futuro. E' il riscontro che emerge da una delle ultime ricerche di Ortec Finance, player finanziario che ha indagato il mondo della gestione patriomoniale. Dall'analisi condotta è emerso che il 98% dei gestori patrimoniali, dei gestori di portafoglio, dei consulenti finanziari e dei pianificatori finanziari hanno registrato un leggero (73% dei partecipanti al sondaggio) o drastico (25%) aumento dei clienti che esaminano le loro credenziali di investimento nella sostenibilità.  

 

Lo studio globale ha coinvolto gestori patrimoniali e consulenti finanziari le cui organizzazioni gestiscono collettivamente circa 750 miliardi di dollari di asset per i clienti. L'indagine, condotta tra gestori patrimoniali e consulenti finanziari le cui organizzazioni gestiscono collettivamente circa 750 miliardi di dollari, ha rilevato che l'attenzione ai fattori ESG si intensificherà nei prossimi 24 mesi, con l'80% degli intervistati che prevede un leggero aumento dell'attenzione dei clienti; il 15% prevede un aumento drastico, mentre il 5% afferma che l'attenzione rimarrà invariata.

 

Per quanto riguarda specificamente il cambiamento climatico, più di un terzo (36%) dei gestori patrimoniali e dei consulenti finanziari afferma di aver registrato un forte aumento dell'attenzione dei clienti, mentre il 62% ha registrato un leggero aumento. Solo il 2% non ha registrato alcun cambiamento.

 

La ricerca rivela inoltre che il 96% dei gestori patrimoniali e dei consulenti finanziari afferma che gli investitori evitano le società che hanno un impatto negativo sull'ambiente o che contribuiscono al cambiamento climatico.

 

E sebbene gli intervistati mostrino alti livelli di fiducia nei sistemi e negli strumenti esistenti che utilizzano per esaminare i rischi ESG e climatici dei fondi e delle azioni che compongono i portafogli dei loro clienti, quasi tutti (95%) concordano sul fatto che il settore della gestione patrimoniale debba investire con più forza in nuove tecnologie per migliorare la comprensione di tali rischi.

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