Tempo di lettura: 2min

Italiani sempre più green. Lo dice lo studio Assogestioni-Censis

11/28/2022 | Marcella Persola

Il 57,5% dei risparmiatori italiani ritiene indispensabile l’assistenza di un consulente finanziario nella scelta degli investimenti


Italiani un popolo di poeti, santi e navigatori e ora si potrebbe aggiungere anche “green”. Lo testimoniano diverse ricerche di mercato. In primis quelle presentate dal Forum per la Finanza Sostenibile in occasione delle Settimane Sri e ora il rapporto annuale di Assogestioni-Censis dedicato proprio a questa tematica.

 

Lo studio mostra che la nuova attenzione alla sostenibilità incide positivamente anche sulle intenzioni dei risparmiatori, stimolati dall’inflazione a riallocare l’ingente accumulo di liquidità. Il 57,4% dei risparmiatori italiani considera positivamente l’idea di investire in prodotti finanziari e in imprese sostenibili. Si manifesta una maggiore propensione per i residenti nel Nord-Ovest (61,7%), i laureati (67,9%) e le persone con redditi alti (76,6%).

 

E anche da questo studio emerge, così come aveva evidenziato l’ultimo quaderno Consob sulla sostenibilità che il ruolo del consulente finanziario è determinante. Il 57,5% dei risparmiatori italiani ritiene indispensabile l’assistenza di un consulente finanziario nella scelta degli investimenti da indirizzare su imprese, settori, progetti sostenibili. Convinti di avere bisogno di una consulenza fidata e di competente certe per orientarsi in tempi di forte incertezza, lo sono ancora di più quando si parla di investimenti green.

 

E per “sconfiggere” il greenwashing secondo gli intervistati (l’89,8%) si dovrebbero istituire enti certificatori terzi per garantire che gli investimenti green siano effettivamente conformi agli obiettivi e ai criteri annunciati dai proponenti. Sarebbe una soluzione che consentirebbe di concretizzare le intenzioni dichiarate dai risparmiatori sugli investimenti green, perché permetterebbe di superare la persistente confusione e di fugare ogni diffidenza. Resta infatti irrisolta la questione della definizione univoca di che cosa sia da intendere per investimento green, e c’è il timore per possibili operazioni di greenwashing. Per questo gli italiani reputano essenziale l’istituzione di intermediari di riconosciuta terzietà che garantiscano che quello che viene dichiaro green lo sia effettivamente. Ad oggi gli sforzi delle istituzioni europee per pervenire a una uniformità tassonomica e concettuale non sono stati risolutivi.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?