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1/17/2022 | Redazione Advisor
L’idrogeno giocherà un ruolo determinante nella transizione energetica. Ne è convinta Legal & General IM che oltre a investire un questo segmento di mercato con prodotti dedicati, ha organizzato un webinar di approfondimento sul tema per il prossimo 24 gennaio.
All’interno di quell’occasione gli esperti della casa di gestione parleranno delle possibilità di investimento nell’idrogeno verde, partendo proprio da uno studio realizzato da Global Data che analizza le prospettive dell’idrogeno verde.
“L'idrogeno è attualmente uno dei temi di investimento più discussi tra gli investitori, poiché è in grado di coprire due argomenti rilevanti, da un lato la tecnologia di produzione dell'idrogeno verde è per sua natura innovativa e dirompente, dall’altro l'idrogeno verde è una risorsa sostenibile, che va incontro agli obiettivi Net Zero.” afferma Giancarlo Sandrin country head Italia e Spagna di LGIM.
A confermarlo lo studio che mostra come la tecnologia dell’idrogeno beneficia oggi di uno slancio politico e commerciale senza precedenti, in quanto numerosi paesi hanno annunciato strategie e politiche in materia di idrogeno. In particolare, a livello globale, molti paesi si stanno sforzando di accelerare lo sviluppo e l’uso della tecnologia dell’idrogeno per affrontare i problemi ambientali e migliorare la sicurezza energetica.
Nel dettaglio verso l’inizio del 2021 più di 30 paesi hanno lanciato piani d’azione in materia, il settore ha annunciato oltre 200 progetti nel campo dell’idrogeno e i governi di tutto il mondo hanno stanziato oltre 70 miliardi di dollari di finanziamenti pubblici. I progetti di idrogeno verde su vasta scala interessano l’Australia e l’ Asia che sono nelle condizioni di trarre vantaggio dal mercato che si sta aprendo in Giappone, Corea del Sud e Cina. Questi paesi sono leader mondiali sul fronte delle politiche e dello sviluppo dell’idrogeno, e sono dunque ben posizionati per dare vita a un’economia basata sull’idrogeno.
E l’Europa come si posiziona in questo scenario? Lo studio del Global Data evidenzia che l’idrogeno è una delle priorità chiave del Green Deal europeo. È previsto che entro il 2050 l’energia rinnovabile favorisca la decarbonizzazione di una parte significativa, ma non della totalità, del consumo energetico dell’UE. La diffusione dell’idrogeno pulito su vasta scala e ad un ritmo sostenuto gioca un ruolo determinante nel raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE, consistenti nel ridurre a costi contenuti le emissioni di gas serra di almeno il 50% (e fino al 55%) entro il 2030.
Uno dei sei pilastri del Green Deal europeo, l’integrazione dei sistemi energetici, mira a creare un sistema energetico europeo integrato e decarbonizzato attraverso la promozione di “combustibili rinnovabili e a basso contenuto di carbonio, compreso l’idrogeno, per i settori difficili da decarbonizzare”. Il Piano di investimenti del Green Deal europeo ha fissato un obiettivo di almeno 1.000 miliardi di euro (1.160 miliardi di dollari) per gli investimenti sostenibili nei prossimi dieci anni. Il Fondo per una transizione giusta (Just Transition Fund, JTF) dell’UE, istituito nell’ambito del Green Deal europeo, mira ad assistere gli Stati membri dell’UE che sono più dipendenti dai combustibili fossili e quindi i più penalizzati dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Un totale di 1.850 miliardi di euro (2.150 miliardi di dollari) sarà utilizzato per sostenere la transizione verde e digitale negli Stati membri dell’UE nel periodo 2021-2027; l’idrogeno è idoneo alla ricezione di finanziamenti e beneficerà, ad esempio, del meccanismo di ripresa e resilienza che rappresenta 672,5 miliardi di euro (782,7 miliardi di dollari) del pacchetto complessivo.
Di conseguenza, gli Stati membri dell’UE come Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi e Portogallo, che hanno integrato le politiche sull’idrogeno nei rispettivi piani nazionali di ripresa e resilienza, avranno il diritto di ricevere fondi dal suddetto meccanismo per finanziare i relativi investimenti.
Questo ci fa capire come i prossimi anni saranno decisivi per lo sviluppo dell’ecosistema dell’idrogeno, per realizzare la transizione energetica e per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione.
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