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11/17/2021 | Marcella Persola
Nonostante l'attenzione sia concentrata sul tema ambientale, anche la diversity & inclusion sta guadagnando sempre più spazio. A rivelarlo l'ultimo studio condotto da Cerulli Associates realizzato su richiesta di Russell Investments.
La survey mostra come circa un terzo (34%) dei gestori di patrimoni considera questa misura (D&I) come il criterio più importante utilizzato per valutare i gestori in ambito ESG. La ricerca è stata condotta da metà luglio a metà agosto 2021 con i principali player del mercato.
Secondo i risultati, i metodi per valutare e misurare la governance sono in continua evoluzione e man mano che i loro metodi si evolvono, generalmente cercano di incorporare un'analisi più profonda ed esaustiva della componente D&I. La ricerca fornisce, inoltre, diversi esempi su come sia progredita tale misurazione.
"È chiaro che gli investitori istituzionali danno molta importanza alla misurazione della D&I nei gestori di asset con cui lavorano, ma lo sviluppo di un approccio standard del settore rimane una sfida", afferma James Tamposi, analista senior.
I gestori patrimoniali stanno anche prendendo sempre più in considerazione la diversità quando prendono decisioni sulle relazioni con i fornitori. La ricerca evidenzia gli sforzi specifici compiuti per misurare la D&I nelle società di trading, nei fornitori di supporto operativo e nelle società utilizzate per le attività accessorie. E anche sul fronte dello sviluppo prodotti tale aspetto sta diventando sempre più importante "Le iniziative di sviluppo del prodotto che puntano al D&I come parte dell'ESG sono forse le più salienti oggi", continua Tamposi.
Mentre i manager rinnovano la loro attenzione, molti stanno formalizzando i loro approcci alla promozione della diversità internamente, costruendo sistemi, dedicando risorse e sviluppando processi destinati a migliorare e sostenere tali sforzi. In che modo? La ricerca cita ad esempio la nomina di comitati D&I, l'assunzione di capi esecutivi di D&I, e la raccolta di punti di vista eterogenei da tutti i membri dell' organizzazioni attraverso comitati gestiti dai dipendenti o indagini annuali. "Questo approccio dall'interno verso l'esterno aiuterà le organizzazioni ad elevare i punti di vista da prospettive diverse e potrebbe evolvere in forme di implementazione per promuovere e sostenere la D&I tra i partner, i pari e in altri organismi del settore", conclude Tamposi.
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