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10/13/2021 | Marcella Persola
Il 32% degli investitori globali è favorevole al fatto che il proprio capitale sia impiegato per ridurre le emissioni di carbonio, indipendentemente dal rendimento. La percentuale cresce al 47% per gli investitori italiani, indicando una forte sensibilità al tema nel Paese. E’ questo quanto emerge dalla seconda edizione della Planetary Pulse survey “Investire per un mondo carbon free: ecco cosa vogliono gli investitori” pubblicato da Ninety One
La survey ha rilevato che gli investitori sono pronti a sostenere la spinta verso le emissioni nette zero: uno su due, infatti, afferma che gli asset manager dovrebbero usare la loro influenza come azionisti di società che fanno ampio ricorso al carbonio per aiutare ad agevolare la riduzione delle emissioni di Co2.
Nonostante un chiaro gap nelle conoscenze, il concetto di investire il proprio capitale per permettere di raggiungere lo zero netto piace a 4 investitori su 5. Tuttavia, molti rimangono scettici sulla loro reale capacità di contribuire agli sforzi per affrontare il cambiamento climatico, con il 61% che ritiene che il compito di affrontare queste problematiche dovrebbe spettare a coloro che sono i veri responsabili dell’inquinamento.
Se andiamo a vedere ciò che è emerso sul fronte italiano, la survey ha evidenziato che anche per gli investitori italiani lo zero netto si conferma un tema molto importante nella propensione all'investimento. Nove su 10 infatti – in linea con il risultato generale – si dicono favorevoli a impiegare i loro soldi per contribuire alla riduzione del carbonio, quasi la metà (47%) dichiara che lo farebbe indipendentemente dal ritorno finanziario: la media globale si attesta invece al 32%.
Inoltre, gli investitori italiani credono fortemente nel valore dell’engagement proattivo che, più del semplice disinvestimento, può svolgere un ruolo chiave per generare risultati concreti in termini di sostenibilità. Quasi 2 su 3 (64%) infatti – più della media globale – ritengono che gli investment manager e gli asset owner dovrebbero usare la loro influenza come azionisti per aiutare le aziende a ridurre l’utilizzo o la produzione di carbonio e favorire nel tempo la transizione allo zero netto.
Hendrik du Toit, fondatore e CEO di Ninety One, ha dichiarato: “Crediamo concretamente nella sostenibilità. Tuttavia, c'è un fatto incontrovertibile e che fa riflettere sulla spinta allo zero netto: qualsiasi sforzo che non coinvolga tutti i 7,9 miliardi di persone nel mondo è destinato a fallire. Per salvare davvero il pianeta, dobbiamo aiutare i mercati emergenti a diventare green. Questo richiede solidi mercati del carbonio, accordi che permettano di utilizzare una parte del debito a favore del clima e opzioni di finanziamento per accelerare la transizione. In quanto società che affonda le sue radici in Sudafrica, comprendiamo questa esigenza forse meglio di molti altri. Le economie emergenti, dopo tutto, non sono responsabili della maggior parte delle emissioni fino ad oggi”.
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