Tempo di lettura: 4min
9/17/2024 | Redazione ADVISOR
Sicurezza del capitale e richiesta di consulenza. Sono questi i due fattori che cercano gli investitori, secondo la seconda edizione dell’Osservatorio Investitori di CNP Vita Assicura – società parte di CNP Assurances, sesto Gruppo assicurativo in Italia – realizzato in collaborazione con BVA Doxa.
Dall’indagine, che analizza i comportamenti, le attitudini e le competenze in ambito finanziario dei decisori finanziari italiani, condotta attraverso 2.400 interviste, emerge il ruolo cruciale dei consulenti finanziari come punto di riferimento nella gestione e nella costruzione delle strategie di investimento. In particolare, nonostante il 65% del campione (con un picco del 94% tra gli investitori Private) si senta molto o abbastanza competente in tematiche di investimento, l'81% continua ad affidarsi alle competenze dei professionisti per valutare l'orizzonte temporale e l'approccio al rischio, oltre che per definire gli obiettivi di investimento.
A differenza di quanto si possa credere, il 54% degli italiani affronta le scelte finanziarie e assicurative senza consultarsi con altri membri della famiglia, dati in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2023. Il 46%, invece, ritiene importante discuterne invece con i familiari.
Nella scelta degli investimenti emergono come prioritari per gli investitori la sicurezza del capitale (38%, in crescita rispetto al 2023) e la stabilità del rendimento (23%). Tra gli ulteriori aspetti considerati, troviamo la fiscalità agevolata (9%) e la possibilità di designare un beneficiario (5%) e, ancora, l’impignorabilità e insequestrabilità (rilevante per l’8% del campione rispetto al 5% del 2023).
Cresce anche la progettualità degli italiani. Nel 2023, solo il 22% degli intervistati dichiarava come finalità del proprio investimento la realizzazione di progetti attuali o futuri. Nel 2024, osserviamo una crescita di 5 punti percentuali attestandosi al 27%. In calo, ma ancora preponderante, l’investimento per affrontare l’incertezza nel domani (56% 2024 vs 59%).
Si registra, inoltre, un calo della preoccupazione per gli investimenti: se a inizio 2023 il 66% degli investitori si dichiarava preoccupato, quest’anno la percentuale scende al 48%. Dato confermato anche da una minore preoccupazione per l'inflazione e per il costo del denaro nelle scelte di investimento.
E a livello di strumenti, quali sono quelli verso i quali si indirizzano? Lo studio mostra che nel 2024, l'86% degli investitori intervistati conosce i titoli di Stato, seguiti dalle polizze vita di risparmio/investimento/previdenza (85%), dai fondi di investimento (81%) e dalle azioni (81%). Le obbligazioni societarie (60%) e gli investimenti sostenibili e responsabili (45%) sono meno conosciuti.
Tuttavia, quando si analizzano i prodotti effettivamente sottoscritti, le polizze sono al primo posto tra i prodotti scelti dagli italiani, presenti nel portafoglio del 57% del campione, con punte del 61% per la clientela Private. Al secondo posto si trovano i fondi di investimento (53%), seguiti dai titoli di Stato (44%). Gli investimenti legati alla sostenibilità e le obbligazioni societarie sono presenti nel 23% dei portafogli degli investitori.
In ambito ESG, invece, è diminuita la percentuale di investitori che dichiara di aver ricevuto una proposta di prodotti socialmente responsabili da consulenti e istituti finanziari (dal 54% del 2023 al 42% del 2024), nonostante sia cresciuto l’interesse per questo tipo di investimento.
“Il settore assicurativo risulta essere un attore chiave per rispondere agli obiettivi di investimento degli italiani nell’attuale contesto, riuscendo ad abbinare la capacità di offrire stabilità finanziaria al bisogno di sicurezza per costruire progetti di vita. - commenta Paolo Fumo, direttore commerciale di CNP Vita Assicura – Come emerge dai risultati della ricerca che abbiamo condotto con BVA Doxa, la polizza vita risulta in particolare uno strumento molto apprezzato per la protezione del capitale (46%), per ottenere un rendimento (40%) e, in misura minore, per massimizzare l'investimento (14%). In aggiunta, tra le evidenze che reputiamo più interessanti quest’anno, vi è poi l’accresciuta attenzione degli italiani verso la progettualità: nel 2023, solo il 22% degli intervistati dichiarava come finalità del proprio investimento la realizzazione di progetti attuali o futuri, mentre nel 2024 questo dato cresce di 5 punti percentuali e diminuisce la quota di chi vuole mettere da parte denaro perché non si sa mai. Crediamo sia un cambiamento significativo di cui dobbiamo tenere conto perché indicativo di un mercato più maturo e consapevole che può affrontare le sfide economiche future con maggiore sicurezza e progettualità”.
“Gli ultimi anni ci hanno messo alla prova con eventi che pensavamo appartenere ad altre epoche per l’Europa: pandemia, guerre, dissesti idrogeologici catastrofici, eccetera. – commenta Sara Galli, business account manager BVA DOXA – Congiuntamente ad altri fattori sociodemografici, ciò sembra rendere sempre più difficile pensare al futuro ed è quasi paradossale se consideriamo che, di anno in anno, con l’allungamento della vita media, avremo sempre più futuro a disposizione. Il piccolo segnale che viene dalla ricerca di una ripresa dell’orientamento dei risparmi alla progettualità, congiuntamente alla centralità che gli investitori italiani continuano a dare alla consulenza, è, a nostro avviso, un grande invito all’industry finanziaria a farsi carico di un ruolo sociale di presa di coscienza dei cambiamenti, aiutando a far sì che il ‘risparmiare perché non si sa mai’ diventi un risparmiare perché ‘si sogna qualcosa per sé o la famiglia’ o ‘perché si sa’ che occorre disporre dei giusti strumenti per proteggere il futuro e renderlo meno incerto”.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie