Offrire una consulenza completa su tutti gli aspetti assicurativi e finanziari. E’ questo uno degli obiettivi che ha portato Zurich ad acquisire la rete dei consulenti finanziari di Deutsche Bank. Dario Moltrasio (nella foto) ceo di Zurich Investments Life illustra ad Advisor i progetti di sviluppo della società in Italia, in cui si inserisce anche la recente cessione del portafoglio vita alla società GamaLife, e alle sinergie tra mondo insurance e finance sempre più legati nell’ottica di offrire soluzioni personalizzate e vicine alle nuove esigenze dei clienti.

 

Cosa rappresenta per Zurich l'acquisizione della rete di DBFA? 

La collaborazione tra Zurich e Deutsche Bank in Italia è una storia di successo che risale al 2006.  La recente acquisizione della rete dei consulenti DBFA ci consentirà di fare un ulteriore passo avanti, verso una collaborazione sempre più stretta ed efficiente, soprattutto dal punto di vista dell’integrazione tecnologica e della digitalizzazione dei processi.  Insieme realizzeremo un modello che consentirà ai clienti della rete di avere un’esperienza di acquisto innovativa e moderna e di fruire di un modello di consulenza unico sul mercato italiano.  

 

Quali sinergie avete intenzione di realizzare tra la figura dell'agente e quella del consulente?

L’acquisizione della rete dei consulenti DBFA è un passo fondamentale per noi: grazie ai 1.100 professionisti che entreranno presto nella famiglia di Zurich Italia, saremo in grado di creare nuove sinergie tra agenti e consulenti per incrementare la nostra capacità di contatto con la clientela e offrire una consulenza completa su tutti gli aspetti assicurativi e finanziari.

 

 

Che ruolo rivestirà la protezione, che è un tema molto sentito dalla clientela oggi, all'interno della vostra strategia distributiva?

Viviamo un momento particolare in cui si sta delineando un contesto di rischio in accelerazione che porterà a nuove esigenze in termini di protezione e per cui sarà necessario sviluppare una corretta cultura del rischio. Se vorrà rispondere adeguatamente a questo nuovo scenario, il settore assicurativo dovrà necessariamente evolvere, nella propria offerta come nella propria struttura investendo in formazione delle reti di vendita e nell’evoluzione dell’offerta che dovrà essere sempre più personalizzata e vicina alle nuove esigenze di protezione dei clienti.

 

Recentemente avete ceduto a GamaLife parte del portafoglio vita. In che modo si inserisce questa operazione nella strategia di rafforzamento in Italia?

Si tratta di un ulteriore passo avanti nella nostra strategia sul mercato italiano, che ci vede impegnati a incrementare la nostra capacità di contatto con i clienti per offrire prodotti innovativi e soprattutto sostenibili nel lungo periodo.

Abbiamo venduto a GamaLife un portafoglio quasi interamente costituito da prodotti in run-off cioè di prodotti non più in distribuzione con la volontà di credere nel mercato italiano e continuare a crescere in Italia ma concentrando le nostre risorse ed i nostri investimenti sulla crescita delle reti di vendita. L’operazione è anche stata strutturata al fine di garantire piena continuità delle garanzie prestate ai clienti e degli accordi presi con i distributori al fine di garantire una transizione semplice ed efficiente per tutti.