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4/12/2021 | Lorenza Roma
“Risparmio ed energia, l’innovazione al servizio della sostenibilità” è il titolo del convegno digitale organizzato da Banca Generali, a cui hanno preso parte l'amministratore delegato Gian Maria Mossa (in foto), il vicepresidente esecutivo di Erg, Alessandro Garrone e il rettore dell’Università degli studi di Genova, Federico Delfino. Durante il convegno si è discusso su futuro di imprese, mondo del risparmio e nuove generazioni.
“Bisogna creare un clima di rinnovata fiducia tra le nuove generazioni”. È questa la priorità per far ripartire il paese secondo Gian Maria Mossa. “Da un punto di vista sociale è noto quanto sia fondamentale riportare fiducia e attenzione su questo tema. La demografia, la famiglia, la crescita sostenibile passano da un clima di rinnovata fiducia tra i giovani. Poi c’è un tema di business: noi gestiamo patrimoni di famiglie importanti sulle quali questa incertezza pesa e si traduce in due problemi: da un lato dare continuità generazionale del patrimonio in una logica di protezione e dall’altro le preoccupazioni del periodo che rischiano di portare ad una allocazione non efficiente degli investimenti, con la preferenza per la liquidità per far fronte alle esigenze dei giovani, aiutarli a studiare, metter su famiglia e via dicendo”.
Un elemento che, sotto un altro aspetto, riguarda anche specificamente il mondo delle reti. Qui Mossa spiega: “Il nostro settore sta attraversando un momento importante di crescita fortissima e contemporaneamente affronta un problema di ricambio generazionale. Bisogna creare le premesse, le condizioni per affiancare ai banker più esperti quelli più giovani per avviare un processo di apprendimento di una professione che richiede tempo, non solo per una questione di professionalità ma anche per la conquista di competenze relazionali. In questo il ruolo delle aziende è decisivo come lo è anche quello del governo che credo abbia in testa l’intenzione di affiancare i giovani in questi percorsi”.
Il vicepresidente di Erg Garrone ha chiarito quali sono le aspettative delle imprese in questa fase complessa di uscita dall’emergenza pandemia e di progettazione del futuro: “Contiamo su un impulso immediato alla transizione energetica e digitale e, guardando in prospettiva più lontana, ci auguriamo di trovare nell’esecutivo un partner di progettazione che investa in reti e infrastrutture, e in una serie di elementi che vanno programmati non ad un anno ma con un orizzonte di almeno dieci anni”.
Infine sui giovani e sulla loro sensibilità legata all’importanza della transizione energetica è tornato il rettore dell’Università di Genova: “C’è molta consapevolezza negli studenti rispetto alle sfide che dobbiamo affrontare in ambito di transizione energetica per abbandonare definitivamente un mondo alimentato da combustibili fossili per approdare ad uno basato sulle fonti rinnovabili. I nostri studenti ci fanno costantemente notare come la necessità di un cambiamento delle politiche energetiche sia decisivo. Sistematicamente presentano spunti e idee per portare avanti innovazioni in questa direzione. Questo ci fa davvero ben sperare per il futuro”.
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