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2/24/2020
Tra indiscrezioni e dichiarazioni ufficiali il dibattito sull’eventuale acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo sta animando, in questi giorni, il mondo economico-finanziario nazionale. Ma, mettendo da parte i rumors sulle contromosse di UBI e le eventuali risposte del gruppo guidato da Carlo Messina, quali sarebbero le dimensioni del big che nascerebbe dall’unione tra Intesa Sanpaolo e UBI Banca nell’ambito della consulenza finanziaria?
Guardando i numeri di Assoreti e Assogestioni relativi all’andamento dell’industria nel corso di tutto il 2019 la fotografia che traspare è quella di un big che controllerebbe il 40% della consulenza finanziaria e il 20% dell’industria del risparmio gestito italiano.
In particolare, dati alla mano, secondo quanto rilevato da Assogestioni l’operazione con UBI Banca porterebbe il gruppo Intesa Sanpaolo a gestire masse per 493,7 miliardi di euro, avvicinandolo in maniera importante ai 530 miliardi del gruppo Generali e portandolo a gestire il 20% degli oltre 2.300 miliardi dell’industria.
Sul fronte reti, invece, i dati rilevati da Assoreti mostrano un forte e ulteriore consolidamento in vetta alla classifica da parte del gruppo Intesa Sanpaolo che porterebbe, in caso di acquisizione di IWBank PI, il patrimonio complessivo gestito a livello di consulenti finanziari oltre i 243 miliardi, superando la quota di mercato del 40%. Il tutto con una rete di quasi 6.500 uomini. Numeri che non lascerebbero molto spazio ai competitor.
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