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9/18/2019
Banca Consulia punta a crescere per vie esterne e ha messo sul mirino due SIM che le permetteranno di crescere di 1 miliardo di euro in termini di masse in gestione. A dirlo è Antonio Marangi (nella foto), amministratore delegato di Banca Consulia, durante una conferenza con la stampa specializzata in cui è stato presentato il libro "Il ritorno emotivo sugli investimenti" del professor Matteo Motterlini (esperto di finanza comportamentale). Marangi ha aggiunto che nelle prossime settimane sarà comunicato l'esito delle due operazioni e il nome delle due "prede".
Nelle scorse settimane erano uscite indiscrezioni su una possibile acquisizione di Unicasim. Marangi comunque non ha commentato i rumors di mercato, mentre il top management si è limitato a dire che il gruppo (circa 3 miliardi di euro in AUM) continua a svilupparsi sull'asse Trieste - Torino con un importante nucleo a Roma. Marangi durante la conferenza si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, puntando il dito contro "l'uso improprio" che si fa nel settore dell'etichetta "private banking" o "consulenza". "Sui media passano messaggi fuorvianti: tutte le reti o banche dicono di fare private banking o consulenza e così sembrano tutte uguali. Ma nella realtà così non è: molte sono società mono prodotto che in sostanza piazzano i prodotti di casa e quella che fanno non è consulenza ma mera attività commerciale".
"Noi - ha aggiunto Marangi - abbiamo il 40% delle masse sotto consulenza evoluta (la consulenza prestata è fee on top, in cui le retrocessioni delle commissioni sono poi girate ai clienti, ndr) da cui proviene il 50% dei ricavi". Alla conferenza era presente Cesare Castelbarco Albani (ex presidente di Carige), attuale presidente di Banca Consulia, che si è detto certo che il brand della banca "saprà distinguersi sul mercato".
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