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Attenti a dare troppo peso alla psicologia nella finanza

11/2/2017 | Manlio Marucci*

Affrontare in termini più convincenti il tema della diffusione delle informazioni sui mercati è diventata una necessità, se non una moda...


Il recente riconoscimento del premio Nobel per l’economia a Richard H. Thaler per il suo contributo negli studi sull'economia comportamentale ha reso ancora più evidente e consolidata una linea di indirizzo che - nello scenario della crisi dei mercati finanziari di questi ultimi anni – sta spostando l’asse di attenzione verso i problemi di natura psicologica piuttosto che di natura strettamente legata ai processi reali della formazione economico-finanziaria. Sembra una contraddizione ma pervade la logica sottostante legata alle diverse dinamiche dello sviluppo capitalistico visto nel quadro complessivo dei rapporti al suo interno.

Infatti sembra (e forse lo è) che la psicologia dei mercati finanziari oggi abbia raggiunto una maturità sufficiente se non determinante per poter affiancare l’economia nel tentare di raggiungere una migliore comprensione delle dinamiche di comportamento degli attori che operano negli stessi mercati finanziari. In effetti la classica economia finanziaria sta dimostrando un sempre maggior interesse per le variabili di tipo psicologico. Sicuramente un buon segnale che dovrà essere visto tuttavia – se si vuole essere obiettivi - in un quadro interdisciplinare. Anche i vari tentativi di strutturare programmi rivolti all’educazione finanziaria a largo raggio per favorire una conoscenza più ampia alla platea dei risparmiatori ed investitori va sicuramente in questa direzione con il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati.

La vasta letteratura relativa alle strategie cognitivo sistematiche degli investitori ed anche gli studi di matrice psicologica relativi alla percezione del rischio legato agli investimenti infatti sono sempre più numerosi. Affrontare in termini più convincenti il tema della diffusione delle informazioni e delle opinioni all’interno del mondo finanziario è diventata quasi una “necessità”, se non una “moda” di tipo collettivo. Anche le componenti di tipo affettivo ed emotivo rientro in questa cornice (frame) e dovranno essere prese maggiormente in considerazione. L’influenza delle emozioni sui processi decisionali ha subito un forte impulso negli ultimi quindici anni ed ora si sta in aree specifiche dell’attività umana convalidandone la validità delle ipotesi che sono state formulate. Appare infatti evidente come i mercati finanziari si configurano oggi come una delle aree di maggior connotazione emotiva delle decisioni a causa della forte incertezza che li contraddistingue e dell’importanza ricoperta dalle decisioni di investimento.

Le variabili affettive implicate nelle decisioni di investimento potrebbero utilmente spiegare le cause di alcune strategie cognitive mettendo in evidenza la logicità e la funzione adattativa del ragionamento umano, così come non vanno dimenticati gli studi sulle euristiche e sulle strategie di tipo cognitivo. Su quest’ultime sembra quanto mai necessaria un’azione di sistematizzazione dei molti dati presenti in letteratura in modo da ottenere un quadro di riferimento più organico e strutturato che sia a sua volta in grado di indirizzare al meglio le future ricerche. Non dimentichiamoci che le possibili strategie risolutive dei problemi o di selezione di natura matematica o scientifica spesso sono considerate come un elemento estraneo rispetto al ventaglio di azioni possibili a disposizione delle persone, dimostrando come altri elementi - tipicamente “umani”,quali sociali,individuali,ambientali e neorofisiologici – oltre all’utilità personale e la sua massimizzazione, si inseriscano nei processi elaborativi e nella sfera del decisore umano.

Si tratta in ultima analisi di applicare la psicologia alla finanza senza tuttavia trascurare le variabili strutturali del sistema finanziario attraverso modelli empirici che ne convalidino l’utilità e la sua funzione, purchè non diventi egemonica.

* segretario generale Federpromm-Uiltucs e presidente Opec Fiancial

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