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8/11/2017
Nel giro di 4-5 anni "intendiamo riorganizzare il modello della rete distributivo", partendo dalla situazione attuale e "seguendo il principio di una maggiore segmentazione tra filiali per il retail e il private, e centri per lo small business". È questa la road-map della rivoluzione interesserà Credem nel corso del prossimo futuro. E ad annunciarla, in un'intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, è stato Nazzareno Gregori, direttore generale della banca che si è dichiarato pronto anche a valutare operazioni straordinarie.
Nel corso del prossimo anno, infatti, dopo che la banca avrà valutato con attenzione gli impatti delle novità regolamentari in arrivo, potrebbe iniziare a ragionare concretamente su possibili operazioni di M&A. "Nulla esclude che qualcosa possa muoversi anche prima dei 12 mesi, qualora se ne presentasse l'occasione", ha sottolineato Gregori che si dice convinto del fatto che al massimo entro un anno nel settore ci sarà maggiore chiarezza ed emergeranno "le opportunità di maggiore interesse nel comparto".
Ma attenzione, qualunque ipotesi di aggregazione dovrà rispondere "ai principi che ci siamo dati, ovvero l'assoluta qualità della controparte", perché se è vero che una crescita per linee esterne può essere "naturale", è anche vero che il Credem vuole restare ai vertici del settore italiano per solidità e quindi mantenere inalterato il proprio Cet1 che oggi è pari al 13,02%, di molto superiori a quel 6,75% stabilità nel 2017 dalla BCE.
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