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2/6/2017
Banca Generali punta sul private banking in Italia mentre sul fronte estero guarda con attenzione ai servizi private in Asia, soprattutto in Cina, e in Svizzera. È quanto ha detto in un’intervista ad Affari & Finanza l’a.d.d della banca del Leone, Gian Maria Mossa (nella foto), che non ha coluro commentare le indiscrezioni su una possibile fusione tra Intesa Sanpaolo e la capogruppo Generali. Mossa ha ricordato che lo scorso anno Banca Generali ha reclutato 150 consulenti, di cui 120 provenivano dal canale bancario.
"Sono stati spesso gli stessi clienti a convincere i banker a emigrare in reti come la nostra portandosi dietro i portafogli. In qualche caso sono state scelte manageriali sbagliate a produrre una fuoriuscita di banker” ha sottolineato Mossa. Parlando delle commissioni di performance sui fondi estrovertiti calcolate su base trimestrale, Mossa ha detto che si può discutere su un calcolo “su base annuale” anche se ha detto di credere di più “su un meccanismo di ritorno assoluto per il cliente invece che in relazione a un benchmark”. Quanto alle novità in arrivo, Mossa ha ricordato il lancio recente di un nuovo contratto sulla consulenza evoluta (BG Personal Advisory) con una commissione on top ai servizi che varia a seconda delle posizioni detenute e degli obiettivi (circa lo 0,3 - 0,4 per cento sugli asset interessati).
Intanto Banca Generali ha reso noti nel tardo pomeriggio i risultati di raccolta di gennaio, che si è chiuso con flussi netti per 460 milioni di euro e una raccolta gestita di 319 milioni. La forte accelerazione dei prodotti gestiti (+182% rispetto al gennaio 2016) è stata guidata dagli innovativi prodotti “contenitore” in grado di proteggere e diversificare le scelte di investimento con un elevato livello di personalizzazione, si legge in una nota.
La gestione patrimoniale BG Solution è risultato il prodotto più richiesto nel mese con 237 milioni di raccolta, mentre la polizza multilinea BG Stile Libero ha registrato 116 milioni di nuovi flussi.
La componente gestita ha catalizzato il 69% del totale della raccolta (nel gennaio 2016 era stata il 20% circa). Infine si segnala la diminuzione della raccolta nei prodotti assicurativi più tradizionali (15 milioni contro i 122 milioni nel gennaio 2016) a conferma della maggiore propensione dei clienti alla pianificazione tramite gestioni attive.
Per Mossa si tratta di "un avvio d’anno molto soddisfacente come dimostra l’eccellente mix di raccolta e l’attenzione ai nostri contenitori gestiti modulabili sulle
esigenze del cliente. Dopo la chiusura record del 2016 siamo ripartiti con un forte focus sulla raccolta gestita a conferma della qualità degli strumenti per la pianificazione patrimoniale".
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