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8/8/2016
La Brexit non spaventa i consulenti finanziari che però continuano a restare sul chi va là, apportando solo lievi modifiche al portafoglio dei clienti. È quanto emerge da Advisor Insider giugno - luglio 2016, che rielabora i dati di PF Future Allocation, il sondaggio online trimestrale che ha coinvolto 121 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti ad AdvisorProfessional, la business community di OFC che conta oltre 12.000 cf iscritti ad OCF (ex APF). Stando al sondaggio, quasi la metà dei partecipanti (49%) ha modificato l’asset allocation solo su una parte residuale (20% massimo) del portafoglio dei clienti. La maggior parte dei partecipanti (quasi il 40%) ha dichiarato di gestire nel complesso un portafoglio superiore a 20 milioni di euro; il 32% ha dichiarato di gestire un portafoglio compreso tra 10 e 20 milioni di euro.
Passando alla gestione delle relazioni con i clienti dopo la Brexit, che ha scatenato il panico sui mercati, con il conseguente attacco speculativo sulle banche italiane, i consulenti finanziari hanno dichiarato di aver aumentato l’attenzione alle newsletter e alle comunicazioni inviate dagli asset manager tramite mail, di aver consultato con maggiore frequenza i siti web specializzati e di essere ricorsi alla lettura di articoli e approfondimenti comparsi sulla stampa specializzata (oltre il 70%).
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La maggior parte ha dichiarato di aver ricevuto informazioni e materiale informativo di supporto all’attività di relazione con i clienti soprattutto dagli asset manager e dalla stampa specializzata (rispettivamente il 37 e il 26%), preferendole al supporto offerto dalle mandanti (31%). In particolare, i consulenti finanziari apprezzano il confronto diretto con esperti delle case di investimento (gestori, strategist, specialisti e sales): ha risposto così il 55% dei partecipanti al sondaggio.
Quanto all’asset allocation in fondi del portafogli dei clienti, continua a dominare la cautela con la maggioranza dei consulenti che conta di mantenere le attuali posizioni su quasi tutte le asset class azionarie, su tutte le tipologie di multi asset (con un lieve incremento per i moderati). I consulenti si sbilanciano solo sull’obbligazionario, dove prosegue la caccia al rendimento: il 50% ha dichiarato di aumentare nei prossimi 6 mesi all’allocazione ai fondi high yield e il 61% ai fondi obbligazionari emergenti.
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