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Consulenti (ex-promotori), prove di dialogo sul contratto

2/27/2014 | Redazione Advisor

Ieri nel corso della presentazione del libro scritto da FelSa CISL i presenti hanno cercato un punto di convergenza per discutere sul tema del contratto di categoria dei pf


Prime prove per instaurare un dialogo. Nel corso della presentazione del libro "Il rapporto di lavoro dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)" avvenuta ieri a Roma presso la sede di Felsa Cisl (federazione Lavoratori Somministrati Autonomi Atipici) mandanti e sindacati si sono incontrati per discutere del contratto di agenzia dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari).

Il parterre che si è confrontato era composto da Antonio Spallanzani, presidente di Assoreti; Joe Capobianco, direttore generale dell’APF; Giulio Romani e Ivan Guizzardi rispettivamente segretari nazionali della Fiba Cisl ( bancari e assicurativi) e della stessa Felsa che hanno presentato il libro assieme agli autori Mauro Rufini, responsabile nazionale della Felsa per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), Giacinto Palladino, segretario nazionale della Fiba e membro del cda di Banca Popolare Etica e l’avv. Fausto Fasciani.

L'intervento di Spallanzani si è concentrato sull'importanza del dialogo e ha ribadito la posizione di Assoreti, secondo la quale il consulente finanziario (ex-promotore finanziario) è e deve rimanere un imprenditore individuale e ciò anche sulla base degli orientamenti giurisprudenziali e che i contratti di agenzia debbono essere redatti non in forma collettiva. Joe Capobianco ha presentato i numeri di una categoria, quella del pf che si tinge sempre più di “rosa”, con un incremento della presenza femminile all'interno dell'albo e di presenza agli esami.

 Infine la posizione dei sindacati: Giulio Romani, in rappresentanza dei lavoratori del credito, pur dichiarandosi “neutrale” in quanto i pf con contratto da dipendenti sono bancari, ha ricordato che in Italia l’educazione finanziaria è scarsa e che, vista la debolezza del sistema economico italiano aggravato dalla crisi, tanti imprenditori individuali non sono in grado di sostenere il mercato ed entrano nella precarietà.

 Ivan Guizzardi ha infine detto che il sindacato non vuole trasformare i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) in “salariati”, ma che comunque è necessario fornire a questa categoria delle tutele minime da sancire attraverso la contrattazione ed il confronto tra tutti gli attori  quali banche, reti e rappresentanze dei lavoratori.

E se il confronto di ieri ha aperto un dibattito, siamo certi che il dialogo non si fermerà.

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