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Raccolta con fee, sorpasso al vertice nella classifica delle reti

9/20/2024 | Daniele Barzaghi

Giunta al quinto mese di pubblicazione la nuova metrica ufficializzata da Assoreti continua a segnalare la rapida evoluzione dell'indutria


Cambia la rete di consulenza finanziaria primatista nella raccolta con fee specifica (fee only o fee on top) ufficializzata dall'ultimo report mensile di luglio, appena ufficializzato da Assoreti; un trend che avevamo intravisto e anticipato già nei commenti 30 giorni fa. Ma andiamo per gradi.

Giunta al quinto mese di pubblicazione la nuova metrica ufficializzata dalla principale associazione italiana dei network di advisory finanziaria per seguire l'evoluzione del mercato della distribuzione verso un modello sempre più a parcella non smette di sorprendere: a testimonianza di come l'industria si stia rapidamente riorganizzando, con novità evidenti anche nell'arco di soli 30 giorni per ognuna delle grandi reti italiane.

Banca Generali, che dalla prima rilevazione di marzo sembrava aver trovato un soddisfacente trend di crescita della raccolta con fee (-10 milioni di euro, +14, +73 e +141 i dati da marzo a giugno) sconta a luglio una battuta d'arresto: -54 milioni.

Deflussi anche per BNL-BNP Paribas L.B. che, dopo un primo robusto +119 milioni di marzo, si era adagiata su un livello più contenuto (+34, +30 e +43), ma nel report di luglio è scivolata a -2 milioni di euro. 

Dopo un trimestre negativo (-38, -6 e -5 milioni), arriva invece a raccolta positiva con fee (571.000 euro) Zurich Bank F.A.

Si conferma sulle cifre dei mesi precedenti Mediobanca Premier (+2 milioni), mentre risultano in calo, appaiate a +8 milioni FinInt PB e Allianz Bank F.A. (che applica il regime in fee soltanto al risparmio amministrato).

Positivo e costante il dato di Banca Widiba (+40 milioni), mentre accelera Banca Mediolanum (+129 milioni a luglio, dopo quattro precedenti rilevazioni mai eccedenti i 30 milioni).

Si confermano primatiste del passaggio al regime in fee il Credito Emiliano, Fineco e Fideuram, ma cambia l'ordine sul podio di luglio.

Il Credito Emiliano è terzo con un robusto +145 milioni, mentre scivola al secondo posto il gruppo Fideuram con +237 milioni di euro.

La somma degli anemici +93 milioni di Fideuram ISPB, +4 milioni di IW P.I. e +140 di Intesa Sanpaolo PB non basta infatti a eguagliare il dato, pur in calo, di Fineco (in foto l'a.d. Alessandro Foti): +278 milioni di euro di raccolta mensile con fee specifica.

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