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1/3/2025 | Daniele Barzaghi
Banca Generali apre il 2025 con 2.355 mandati (dati OCF), tra financial planner, private banker, wealth advisor (con mandato di agenzia) e relationship manager (dipendenti).
La struttura commerciale affidata al vice-direttore generale Marco Bernardi (in foto) si è irrobustita nel secondo semestre dell'anno scorso di 58 nuovi mandati: un ritmo lento che però vede procedere coordinate tutte le regioni (con una flessione, minima, soltanto in Umbria).
In Lombardia, dove la banca-rete del Leone è quinta forza per numero di consulenti finanziari (dietro ad Allianz Bank), la presenza sale a 539 advisor (+10 da inizio luglio); in Piemonte raggiunge i 195 professionisti (+4), in Liguria i 98 (+2) mantentendo invariati i 4 CF in Val d'Aosta.
Nel Nord-Est, come da tradizione, Banca Generali ha la maggiore presenza relativa: non tanto in Trentino Alto Adige (29 CF; +1), quanto in Veneto (291; +1) e in Emilia-Romagna (286; +4) dove è terza rete dietro Fideuram Ispb e Banca Mediolanum e in Friuli Venezia Giulia (88; +3) avvicinandosi al primato di Banca Mediolanum (90; +2).
In Centro-Italia, a fronte della già citata lieve contrazione di presenze in Umbria (29; -1), si registrano incrementi in Toscana (163; +5), Marche (86; +3) e sopratutto nel Lazio (162; +7), dove la rete è, almeno in termini numerici, storicamente sottorappresentata.
Il Sud è da sempre area di buon presidio da parte di Banca Generali. Se infatti non stupiscono le presenze in Puglia (78 CF; +7), Sicilia (48; +1), Sardegna (18; +2) e Basilicata (3; stabili), la rete di consulenza del gruppo Generali si mantiene terza forza in campo in Abruzzo (51 CF; +3), Calabria (31; +1), Molise (8; +1) e dall'ultimo semestra anche in Campania (148; +5) superando di un'unità Banca Mediolanum (147; -1) e collocandosi alle spalle di Fineco (279; +13) e Fideuram ISPB (243; -2).
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