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7/28/2022 | Redazione Advisor
Si chiude con un utile netto in calo del 31% il primo semestre del 2022 di Banca Generali.
L'utile si è attestato a 131,3 milioni di euro contro i €90,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. Il confronto, così come evidenzia una nota del gruppo non risulta omogeneo, in quanto i primi sei mesi del 2022 sono stati caratterizzati da una delle peggiori crisi finanziarie di sempre, in netta contrapposizione alla fase espansiva dei mercati finanziari dello scorso anno.
L’utile netto ricorrente della banca - che esclude voci di ricavi variabili e altre poste straordinarie - si è attestato infatti a 107,9 milioni con un progresso del +30% rispetto allo scorso anno. Alla base di questo risultato si pongono la forte spinta alla crescita operata negli anni, la flessibilità del modello di business e una sempre attenta gestione dei costi operativi. Complessivamente, gli utili ricorrenti hanno rappresentato l’82% dell’utile del periodo contro il solo 44% del totale del corrispondente periodo dello scorso anno.
Esaminando le principali voci di bilancio si segnala che il margine di intermediazione si è attestato a €314,4 milioni, che si raffronta ai €432,7 milioni dello scorso esercizio. Il risultato è legato ad una forte crescita sia del margine finanziario (€67,5 milioni, +22,1%) che delle commissioni nette ricorrenti (€231,4 milioni, +8,9%) mentre le commissioni variabili (€15,6 milioni, -90,6%) hanno risentito del crollo dei mercati finanziari azionari e obbligazionari del periodo.
Per quanto riguarda i ratio economici. Al 30 giugno 2022, il CET1 ratio si è attestato al 15,2% e il Total Capital ratio (TCR) al 16,3%. I coefficienti di capitale si posizionano su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP di 8,0% per il CET1 ratio e 12,3% per il TCR.
Per quanto concerne invece i risultati commerciali, si evidenzia che le masse totali a fine semestre sono salite dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente attestandosi a €80,9 miliardi. Le soluzioni gestite (fondi/Sicav e contenitori finanziari e assicurativi) hanno raggiunto i €39,8 miliardi (-3,5% anno su anno, -10,0% da inizio anno). Il loro peso è stato pari al 49,2% delle masse totali, in calo rispetto al 51,3% dello scorso anno e al valore di 51,6% di fine 2021. Tra le soluzioni gestite, si sottolinea il progresso delle masse investite in prodotti dedicati alla sostenibilità (ESG): a fine semestre si attestavano a €6,0 miliardi (+1,0% a/a) e rappresentavano il 15,0% del totale, in costante crescita rispetto al 14,3% del primo semestre 2021 e al 14,6% di fine 2021.
Le masse in prodotti assicurativi tradizionali (Ramo I) sono risultate pari a €15,9 miliardi, pressoché stabili rispetto all’esercizio precedente (-0,3% a/a, -2,1% da inizio anno). Le masse amministrate si sono attestate a €25,2 miliardi (+8,6% a/a, -0,2% da inizio anno).
A fine semestre le masse in consulenza evoluta (BGPA) hanno raggiunto €6,7 miliardi (-1,8% a/a, -8,0% da inizio anno), per un’incidenza pari all’8,3% delle masse totali. La raccolta netta totale del semestre ha superato i €3,0 miliardi (-19,7% rispetto allo scorso anno), confermando un solido trend pur in un contesto di mercato particolarmente sfidante.
L’amministratore delegato e direttore generale, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Un secondo trimestre ancora una volta caratterizzato da un grande lavoro dei nostri professionisti, con una raccolta complessiva nel primo semestre di 3 miliardi. La componente ricorrente del conto economico mostra una buona tenuta grazie alla grande flessibilità del nostro modello di business, alla ripresa del margine di interesse ed alla tenuta della redditività della componente gestita. Inoltre, anche il mese di luglio sta confermando gli ottimi risultati dei mesi precedenti, nonostante la grande incertezza del contesto, grazie al nostro forte posizionamento al fianco delle famiglie nella consulenza finanziaria e nella protezione patrimoniale. L’attenzione operativa e l’impegno nello sviluppo degli importanti progetti del piano industriale hanno contraddistinto questi mesi in cui abbiamo già fatto buoni passi avanti rispetto ai nostri obiettivi progettuali. Questo, unito alle prospettive sui tassi e alla continua innovazione dei nostri servizi e offerta ci rende fiduciosi di poter continuare a crescere centrando gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati”.
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