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3/19/2014 | Marcella Persola
Il 2013 di Banca Fideuram si chiude con un utile netto in crescita del 52,2% a 313,1 milioni contro i 205,3 milioni relativo allo stesso periodo del 2012. Nel 2013 l'attività commerciale della banca del gruppo Intesa Sanpaolo ha registrato una raccolta netta di 2,5 miliardi, in aumento di 149 milioni rispetto al 2012 (+ 6,4%). Ottima la performance conseguita dal segmento gestito che ha visto una raccolta di 5,5 miliardi in aumento di 2,8 miliardi rispetto al 2012, deriva da una forte crescita in tutti i comparti.
A livello di masse il 2013 si chiude con un aum di 83,7 miliardi contro i 79,3 del 31 dicembre 2012 e di queste masse quelle amministrate in regime di consulenza SEI sono pari a 21,7 miliardi (16,1 miliardi lo stesso periodo del 2012). Cresce anche il numero di private banker che è salito a 5.104.
L’amministratore delegato di Banca Fideuram Matteo Colafrancesco commentando i risultati ha sottolineato: ”I nostri risultati nel 2013 confermano ulteriormente quanto il nostro modello di servizio alla clientela, basato su scalabilità e modularità dell'offerta di consulenza finanziaria, ci ha consentito di accelerare nella dinamica di creazione di valore. Le nostre fonti reddituali rimangono strettamente legate al core business, come dimostra il forte rialzo delle commissioni nette ricorrenti, vero perno dei nostri ricavi. Dalla ricerca costante di un'offerta di prodotti innovativa e di alta qualità derivano gli ottimi risultati ottenuti in termini di nuova raccolta di risparmio gestito. Uniti ad una gestione sempre efficiente dei costi, questi risultati hanno consentito di raggiungere l'utile netto più alto della storia di Banca Fideuram. La nostra è una crescita più che mai sana, robusta e sostenibile nel tempo per tutti i nostri stakeholder: consulenti (ex-promotori) e dipendenti, clienti, azionisti”
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