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OCF: a spartirsi le poltrone saranno almeno 6 associazioni

12/2/2017

Oggi sono rappresentate solo ABI, Assoreti e Anasf. L'eventuale ingresso di Assonova cambia le carte in tavola. E a chiedere un posto sono anche Ascosim e Nafop


Più che l’eventuale ingresso dei commercialisti nell’albo, a preoccupare il mondo delle associazioni di categoria del settore del risparmio gestito è la futura governance di OCF, l'albo unico dei consulenti finanziari. Le due nuove sezioni - quella degli autonomi e delle Scf - dovranno essere operative entro l'autunno del 2018 e il momento più delicato nei prossimi mesi sarà forse il processo di revisione dello statuto dell’Organismo. Quando tutto sarà pronto, chi siederà, quindi, nella stanza dei bottoni? A oggi, infatti, le poltrone disponibili sono sempre le stesse (otto consiglieri, due vice presidenti), ma il numero dei pretendenti è raddoppiato da tre a sei associazioni.

Nell’attuale composizione a essere rappresentati sono solo le reti, le banche e i consulenti abilitati all’offerta fuori sede, anche perché l’albo degli ex promotori era stato costituito nel 2009 come forma di associazione tra Assoreti, Anasf e ABI. A rappresentare i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (ex promotori) c’è sempre stata Anasf, che però, nell’ipotesi di ingresso di Assonova, dovrebbe fare un passo indietro e cedere una o più poltrone (attualmente ne ha cinque). 

Anasf è infatti la più rappresentata nel comitato direttivo con ben quattro consiglieri: Alberto Foti, Nakhla Naama Pattaro, Antonello Pillitteri e Guido Rispoli. Due sono i consiglieri invece per ABI (Francesca Plisi e l’avvocato Andrea Pepe) e due per Assoreti (l’avvocato Roberto Braga e Pier Luigi Sappa). Fanno parte del comitato direttivo, inoltre, il presidente Carla Rabitti Bedogni, e due vice presidenti. Nell’attuale composizione una vice presidenza è espressione di Anasf (Elio Conti Nibali); l’altra di Assoreti (Marco Tofanelli). 

Anche in assemblea oggi siedono solo ABI, Assoreti e Anasf con i rispettivi presidenti: Antonio Patuelli per le banche, Matteo Colafrancesco per le reti e Maurizio Bufi per i consulenti abilitati all’offerta fuori sede. L’operatività delle sezioni destinate agli autonomi e alle SCF è probabile che comporti l'ingresso automatico delle associazioni che rappresentano i fee only e le Scf in questo organismo: è il caso di Ascosim e Nafop. Non è detto, però, che fee only e Scf riescano a ottenere un posto nel comitato direttivo.

A questo poroposito Maurizio Bufi (Anasf) è stato molto chiaro in un suo recente intervento pubblico, parlando di “diritto di tribuna” per autonomi e Scf (che tradotto significa un posto solo in assemblea, ma non nel comitato direttivo), in quanto la rappresentanza in Ocf deve essere proporzionale al "peso" delle varie componenti. Cesare Armellini (Nafop) ha invocato il rispetto del principio di rappresentitività sancito da Consob, mentre Massimo Scolari ha detto che Ascosim non "parteciperà", se ad autonomi e Scf sarà consentito l’ingresso solo in assemblea. Per la futura vice presidenza, infine, sempre Scolari aveva chiesto già lo scorso anno una figura indipendente da tutte le associazioni.

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