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3/22/2017
Nel 2016, i mercati hanno ricordato agli investitori la natura altamente ciclica dell’azionario giapponese, con il sentiment che è cambiato di pari passo con le attese sulla crescita globale. I listini, alla fine, hanno registrato solidi guadagni, ma molti investitori non credono a questo recente trend di crescita. Per chi crede al miglioramento del ciclo di crescita globale, il Giappone è uno dei paesi che maggiormente ne beneficerà nel 2017-2018.
L’azionario giapponese continua a essere a buon mercato. Non tutte le notizie positive riguardo al Giappone sono state infatti prezzate nelle valutazioni, specialmente se ottimistiche circa le prospettive. Il ritorno sul capitale a livello di singolo titolo può essere fonte di alpha, mentre, a livello di mercato, ha aiutato a spingere i livelli del ROE (Return on Equity) giapponese sopra quelli europei per la prima volta in quasi trent’anni. Si tratta di un vero cambiamento che sta iniziando ad attrarre l’attenzione degli investitori. Sebbene gli indicatori fondamentali stiano generalmente migliorando, l’attenzione degli investitori da novembre a oggi è rimasta focalizzata essenzialmente sul supporto dei politici alle prospettive di crescita. Le valutazioni sono cresciute di riflesso, ma vi è il rischio concreto di delusioni nel 2017, nel caso in cui la realtà dovesse contraddire la retorica politica.
“Da una prospettiva valutaria, riteniamo che lo yen rifletta in maniera ragionevole sia lo stato attuale dell’economia sia la direzione di breve termine. Inoltre, sembra esserci in atto un cambiamento economico globale positivo e reale. Il nostro convincimento in tal senso si ritrova nei nostri portafogli, dove abbiamo sovrappesato i titoli che a livello di ciclo beneficiano dei livelli degli utili, soprattutto nel settore degli strumenti di precisione, esposto alle esportazioni. Siamo poi positivi su alcune aree dell’economia domestica, come il comparto dei servizi IT. Allo stesso tempo, preferiamo evitare alcuni segmenti a larga capitalizzazione, specialmente quello bancario e delle autovetture, che al momento attraggono alcuni flussi importanti, soprattutto a causa delle allocazioni di fondi passivi ed ETF”, dichiara Archibald Ciganer, gestore del fondo T. Rowe Price Japanese Equity.
Secondo Ciganer è importante “essere selettivi, con un approccio di investimento attivo e di lungo termine”. Le prospettive 2017 del Giappone sono incoraggianti per gli investitori pazienti, che sono selettivi e che si concentrano sulle imprese di alta qualità, orientate alle esportazioni, e sulle società esposte alle aree più solide dell’economia locale.
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