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UBP: nel 2017 puntare alle small-cap

2/3/2017

Le aziende a piccola capitalizzazione sono un asset class attraente per chi seleziona i titoli in maniera attiva e su base continua


Le aziende a piccola capitalizzazione sono un asset class attraente per chi seleziona i titoli in maniera attiva e su base continua. In questo segmento ci sono oltre 1500 aziende che hanno una capitalizzazione di mercato tra gli 0,2 e i 5 miliardi di euro. Tra queste ce ne sono alcune molto interessanti, innovative, che si stanno facendo strada e che crescono rapidamente; al contempo, però, diverse società sono in condizioni fragili, cadute all’interno del segmento poiché stanno attraversando momenti difficili o perché stanno affrontando sfide strutturali di lungo termine.

 

La preferenza di Charles Anniss (nella foto), small and mid-cap portfolio manager di UBP, è per quest’ultima categoria di società, che presentano livelli di copertura da parte degli analisti più bassi rispetto a quelli di aziende più grandi: quelle con una capitalizzazione di mercato tra gli 0,2 e i 0,5 miliardi di euro hanno una copertura media di 3 analisti, quelle comprese tra 0,5 e 1 miliardo sono coperte da una media di 5 analisti, mentre quelle con oltre 15 miliardi di euro sono coperte in media da 24 analisti.

 

In un mercato inefficiente, questi livelli bassi di copertura causano anomalie in termini di prezzi. Per uno stock picker paziente è possibile individuare delle gemme nascoste - con modelli di business e prospettive di crescita allettanti – che presentano delle valutazioni attraenti e sono ad oggi poco considerate dal mercato. L’attuale contesto globale, inoltre, è particolarmente interessante per le small cap europee, che hanno un’esposizione relativamente elevata a settori di mercato più sensibili agli aspetti economici come l’industriale, l’IT e i servizi. Questi segmenti tendono, infatti, a registrare performance positive durante le fasi di miglioramento delle condizioni macroeconomiche, come quelle a cui stiamo assistendo ora in diversi paesi europei.

 

Una solida crescita degli utili intorno al 15% nel 2016, anno nel quale c’è comunque stata una sottoperformance, e le previsioni ottimiste per l’anno in corso, indicano che le società più piccole sono state sottoprezzate. Nel 2017 i rischi politici provocheranno momenti di volatilità, tuttavia sorgeranno interessanti opportunità di acquisto in un contesto nel complesso favorevole, caratterizzato da condizioni economiche in miglioramento e da una politica monetaria ancora accomodante. Infine, i bilanci delle società a capitalizzazione più piccola sono in buone condizioni, con un rapporto medio netto tra EBITDA e debito inferiore a 1,3x. Vale anche la pena notare che in Europa c’è stata una ripresa notevole sul fronte delle attività di M&A, e ciò gioverà ulteriormente alle aziende a piccola e media capitalizzazione nelle prime fasi dell’anno.

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