"Un aspetto rilevante sul quale si dovrebbe intervenire attiene all'abbandono da parte dei più giovani che escono dalla professione dopo un breve periodo di esercizio".

A lanciare l'allarme è il presidente dell'Organismo per la tenuta dell'Albo dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) Giovanna Giurgola Trazza che, in occasione della presentazione della relazione annuale dell'Apf, ha ricordato che il 50% dei giovani abbandona l'attività di promozione finanziaria "tra il 2° e il 3° anno, forse per i margini di redditività oggi più ridotti o per il fatto di non disporre di sufficienti supporti per reggere la difficile sfida".

Per l'albo dei consulenti (ex-promotori) questo trend si traduce in un "aumento graduale dell'età media della categoria con conseguenze facilmente prevedibili" ha sottolineato il presidente dell'Apf ricordando che oggi più di un terzo degli iscritti ha un'età superiore ai 50 anni, "mentre i giovani sotto i 30 anni non arrivano al 3%".

Guai, però, a pensare che sia un problema di appeal della professione: la professione "continua ad attrarre i giovani" ha ribadito a più riprese Giurgola Trazza, "sono quasi 3.900, su un totale di circa 9.400 iscritti all'esame, i giovani sotto i 30 anni che nel biennio 2009/2010 hanno fatto domanda per il sostenimento delle prova valutativa". E nel solo 2010, ha ricordato il direttore generale Apf Joe Capobianco l'età media dei candidati era pari a 33 anni e circa l'80% degli iscritti apparteneva alla fascia under 40.