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Portafoglio consulenti (ex-promotori), 5 milioni in più per redditi uguali al 2000

4/8/2011 | redazione

In occasione del Salone del Risparmio si è riflettuto anche sul fatto che il portafoglio del pf deve crescere in modo consistente per poi mantenere lo stesso potere di acquisto.


La consulenza finanziaria crescerà sempre di più nel prossimo futuro. Almeno secondo l'opinione di Antonello Piancastelli, responsabile rete di Banca Fideuram, che in occasione del Salone del Risparmio ha presentato le sfide che riguardano da vicino la professione del consulente finanziario. 

In realtà le sfide non sono poche e riguardano sia la normativa (la MIFID ha portato molti aspetti positivi, ma anche molti oneri), sia la concorrenza sul servizio, ma anche sul target (è difficile per il cliente distinguere tra tutte le offerte di consulenza, aumentano il numero di operatori che prestano consulenza e anche dedicata), sia sui mercati (gestire l'alta volatilità dei mercati richiede più tempo da dedicare ai clienti, ma anche più tempo da dedicare alla preparazione tecnica) sia infine sui guadagni.

Ed è proprio su quest'ultimo aspetto che si è concentrata l'attenzione della platea. Piancastelli infatti ha mostrato come nel corso degli ultimi 10 anni si siano erosi notevolmente i margini. L'esperto ha illustrato attraverso un grafico come il portafoglio del pf debba crescere in modo consistente per poi mantenere lo stesso potere di acquisto. Difatti se un portafoglio di un consulente (ex-promotore) nell'anno 2000 produceva un potere di acquisto di 50.000 euro, considerando 55.000 euro di provvigioni lorde, 5.000 euro circa di spese di esercizio; oggi per mantenere lo stesso potere di acquisto il consulente (ex-promotore) deve far crescere il suo portafoglio a 15 milioni di euro, con 68.000 euro circa di provvigioni, 10.000 euro di spese di esercizio. Una chiara motivazione del perché la professione abbia conosciuto una forte contrazione degli esercitanti.

Ma secondo Piancastelli ci sono delle buone ragioni per credere che la trasformazione in atto sarà proficua per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari). Se è vero da una parte, che si stanno riducendo i margini, dall'altra parte è anche vero che la professione sta conoscendo una nuova rivoluzione. Sta avvenendo il passaggio da consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) a consulenti finanziari, e quest'ultimi rivestiranno un ruolo centrale nella gestione del risparmio.

E anche vero però che per svolgere questa professione sarà necessario sviluppare delle nuove competenza. Il consulente del futuro dovrà avere delle competenze multidisciplinari, quindi capacità relazionali, tecniche (non intesa come conoscenza dei prodotto disponibili, ma capire quelle che sono le logiche alla base dei prodotti), ma anche avere un metodo rigoroso, che potrà sembrare banale, ma non lo è affatto. 

Se si svilupperanno queste caratteristiche allora si è sulla buona strada. 

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