Ottimismo verso l'Europa. Opportunità sul fronte dei Pigs. E nuovo panico da Fiscal Cliff. Sono queste le tre regole da seguire per prepararsi all'inizio del nuovo anno.

 

Per quanto riguarda l'Europa i gestori si aspettano un primo trimestre del 2013 di crescita debole e in stagnazione per l'Europa. Una stagnazione che però, secondo una recente indagine di Allianz Global Investors non si traduce in un aumento dei timori intorno al debito sovrano. Anzi. Solo il 13% degli investitori considera il default di un paese europeo un rischio (l'anno scorso la percentuale era superiore al 35%). Spaventa molto di più gli investitori il livello dei tassi di interesse:  oltre il 20% dei rispondenti classifica come rischio enorme gli attuali livelli, una percentuale nettamente superiore rispetto a tutte le altre categorie analizzate (articolo Consulenti (ex-promotori), il debito europeo fa meno paura).  

 

Un ottimismo intorno all'Europa che è condiviso anche da DWS, divisione di risparmio gestito del gruppo Deutsche Bank. Secondo i gestori del gruppo tedesco l'Europa esce dalla “terapia intensiva", mentre migliorano le prospettive per il controllo della crisi fiscale e diminuiscono i rischi sistemici nel 2013. L’outlook per il 2013 è quindi sotto il segno dell’ottimismo ma, sul fronte dell’Eurozona, restano interessanti solo le obbligazioni dei paesi periferici: Italia, Portogallo, Irlanda e Spagna sembrano, secondo Stefan Kreuzkamp che dirige la gestione dei fondo obbligazionari di DWS in Europa, oggi particolarmente interessanti (articolo Consulenti (ex-promotori) e bond, nel 2013 tutti in "periferia").

 

E per quanto riguarda gli USA? Vietato abbassare la guardia. Finita le feste e passato il clima natalizio che ci fa dimenticare o minimizzare le brutte notizie, dovremmo tornare a concentrarci su quello che è il rischio principale per i mercati nel 2013. Ossia il fiscal cliff, anche se i mercati "nella loro spensieratezza natalizia" scrive nell’ultima newsletter Alessandro Fugnoli, senior strategist di Kairos Partners, hanno deciso di non preoccuparsene (Consulenti (ex-promotori), non dimenticatevi del fiscal cliff).