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11/30/2012 | Redazione Advisor
Una difficoltà ed un aggravio di costi in più per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) che in cambio non porta alcuna tutela aggiuntiva per i risparmiatori: il nuovo obbligo di iscrizione all’elenco degli agenti in attività finanziaria per tutti i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) che collocano finanziamenti o servizi di pagamento non collegati a operazioni di investimento entrato in vigore con il decreto correttivo collegato al DLG 141/2010 per il recepimento della direttiva europea sull’offerta di prodotti creditizi.
"La nuova misura normativa - spiega il segretario generale Felsa Cisl, Ivan Guizzardi - non è ragionevole poiché il nuovo albo è stato creato per figure come gli agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi che offrono prodotti bancari come mutui e prestiti, mentre i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) collocano strumenti finanziari e servizi di investimento, attività differente, già sottoposta a controllo. La FELSA CISL condivide la protesta dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) e chiede il cambiamento della norma".
Nonostante l’interrogazione di esponenti della Commissione Finanze del Senato il Governo ha sinora eluso il merito della questione. Ora il contenuto di un o.d.g che sarà inserito nel decreto legge sullo sviluppo dovrebbe stralciare l’obbligo di iscrizione.
La FELSA CISL ribadisce che debbano venir meno le ambiguità del testo normativo ed evitare così ai consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) l’obbligo di iscrizione al nuovo albo
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