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10/17/2012 | Marcella Persola
Concentrarsi sempre di più sui servizi, più che sui volumi, ma con il consulente finanziario (ex-promotore finanziario) al centro del business model. Si è chiusa con queste "rassicurazioni" l'ottava edizione del Campus Manager di Banca Monte dei Paschi di Siena, l’annuale convention che chiama a raccolta le figure manageriali della rete di consulenti (ex-promotori) di Rocca Salimbeni.
"Ascoltare il cliente – ha dichiarato il presidente Alessandro Profumo - e interpretarne i suoi bisogni deve essere un fattore di differenziazione nel sistema. Il modello di servizio della promozione finanziaria, fondato sulla centralità del cliente e sulla consulenza, risultato finora vincente e riflette pienamente l’orientamento della banca nella ricerca di redditività dai servizi. La promozione finanziaria rappresenta un asset strategico nel nuovo piano industriale del Gruppo".
Idea condivisa anche dall'a.d. Fabrizio Viola che nel corso del suo intervento ha ricordato: "Quello della promozione finanziaria è un modello di servizio invidiabile che aderisce all’evoluzione comportamentale della clientela. Il rilancio 2015 si focalizza sulla trasformazione della produttività ‘da volumi’ alla produttività ‘da servizi’. La consulenza è il principale dei servizi e la consulenza di qualità è insita nel modello della promozione finanziaria. Il business della promozione – ha aggiunto Viola – ribadisce questi driver diventando fattore abilitante nella strategia complessiva del Gruppo."
Viola ha inoltre confermato ai manager il posizionamento strategico della promozione finanziaria nell’ambito della politica multicanale del gruppo e la piena coerenza del business della rete PF con il piano industriale 2012-2015.
Ma per fare questo sarà necessario condividere un percorso. Ecco perché nel corso dell'ultima giornata il vice direttore generale commerciale Antonio Marino, insieme al responsabile della direzione chief operating officer Alfredo Montalbano ed a Massimo Giacomelli, responsabile del servizio promozione finanziaria, hanno illustrato gli obiettivi di budget, le linee guida del Piano di Sviluppo oltreché le azioni da porre in essere per il miglioramento del modello di servizio quali l’efficientamento di processi, strumenti e operation e una mirata azione di recruiting.
Ha chiuso i lavori Mario Incrocci, responsabile nazionale della Rete PF, che ha raccolto le sfide motivando i manager sull'importanza strategia della rete, soprattutto nella condizione attuale. "È compito delle strutture manageriali, attraverso le proprie competenze, confermare il successo della rete. Tale successo – ha sottolineato Incrocci – deve essere raggiunto attraverso alcuni fondamentali driver che dovranno caratterizzare l’attività dei consulenti (ex-promotori): lo sviluppo delle risorse interne con un piano di supporti atti a consolidare i risultati e ad acquisire nuove quote di mercato; la crescita quantitativa della rete attraverso il recruiting di profili professionalizzati; piani formativi dedicati e volti ad elevare gli standard qualitativi dei consulenti (ex-promotori) e iniziative commerciali mirate all’individuazione ed all’acquisizione di clientela target".
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