Secondo il Financial Times, l'economia globale è "in via di guarigione". Ma il tallone d'Achille europeo lascia ancora indietro le speranze di crescita
L'economia globale non è ad un punto morto. Secondo il quotidiano Financial Times, infatti, la "guarigione" sarebbe "sul tavolo" nonostante la significativa minaccia di una nuova recessione sia alle porte.
Con gli Stati Uniti d'America ormai prossimi al round finale dell'elezioni presidenziali, l'economia più grande al mondo rappresenta ancora un punto di riscossa dei mercati finanziari. Tuttavia la fiducia degli investitori si è persa nelle ultime stagioni, com'è noto, deteriorando slanci e rischi a cicli alterni, lo stesso è accaduto ai paesi meno sviluppati.
Operatori privati e altri soggetti stanno per partecipare, a Tokyo, alla riunione annuale del Fondo Monetario Internazionale e della Banca mondiale, con rappresentanti delle 188 nazioni aderenti. Un evento che accorperà due vertici finanziari, G7 e East Asia. Dal confronto tra ministri delle Finanze e governatori delle banche centrali potrebbe arrivare qualche spiraglio d'intervento per l'economia globale in rallentamento.
Secondo il professor Eswar Prasad (Brookings Institution) "l'economia globale è in via di guarigione, ma resta ammaccata dai conflitti politici tra paesi, mancano azioni governative decisive e si protraggono volatilità ed instabilità".
Brookings Institution ha prodotto un indicatore separato per le economie europee (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna). Solo l'Irlanda tra questi cinque paesi ha eluso sinora uno scenario di ribassi e rallentamenti, mantenendosi protetta soprattutto nel periodo di crisi finanziaria 2008-2009.
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