La percezione della tempesta economica ha portato le valutazione di mercato a livelli mai bassi come ora. In particolare sul fronte europeo, dove gli investitori hanno dato il via ad un esodo qualificato. Mark Mobius (nella foto), executive chairman di Franklin Templeton Emerging Markets Group, riflette proprio su come stiano cambiando i venti del mercato, e lo fa enunciando le seguenti prospettive: non c'è alcun dubbio che lo status dell'economia europea stia gravando sull'intero sistema finanziario, "ma dal mio punto di vista la situazione dovrebbe migliorare nel tempo"; guardando agli scarsi stimoli nell'economia cinese quest'anno, molte società potrebbero invece rafforzare le entrate del paese per una crescita potenziale; se la Grecia riuscisse a ridurre il peso politico-governativo al suo interno, si arriverebbe ad un momento in cui non occorrerebbe alzare le tasse. 

 

I mercati emergenti, secondo Mobius, sono come sempre in una buona posizione finanziaria e vanno avanti, meglio di quanto facciano i paesi soffocati dai debiti. Agli europei è affidata dunque la chiave della soluzione dei problemi dell'eurozona: "La sfida ora è far passi da gigante, soprattutto sul piano delle riforme".