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7/13/2012 | Redazione Advisor
Dall'analisi di Goldman Sachs Global Economics, Commodities e Strategy la Spagna ne esce (quasi) con un nuovo volto. Di fatto, secondo la ricerca, il Paese si troverebbe di fronte aad un aumento del debito sovrano e, di conseguenza, della crisi finanziaria. Tuttavia, aggiunge la nota, il vero problema da individuare non consiste tanto nella questione del debito pubblico quanto invece in un marcato problema del debito estero.
Per la sfiducia dei mercati e la fuga di capitali, a giugno le banche spagnole sono dovuto ricorrere a prestiti record della Banca Centrale Europea, per 337,206 miliardi netti, pari al 17% in più che nel mese precedente. In un anno, secondo i dati pubblicati dalla Banca di Spagna, i prestiti della banca centrale agli enti finanziari spagnoli si sono moltiplicati per sette, passando dai 47,777 miliardi ai 337,206 ricevuti nel mese in cui il governo spagnolo ha annunciato la richiesta di salvataggio.
Nello stesso periodo la dipendenza della banche italiane dalla Bce, di gran lunga inferiore, si è mantenuta stabile. Dei finanziamenti ricevuti dagli istituti di credito spagnoli, 320.036 miliardi sono a lungo termine, 5 miliardi in più che nel mese precedente; mentre quelli a breve termine sono passati da 9,2 miliardi a 45 miliardi. L3 banche spagnole hanno ridotto il volume di depositi nella Bce da 36,829 miliardi a 27,792 miliardi di euro.
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