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7/9/2012 | Roberto Abate
Nel mirino della Ue questa volta sono finiti gli stipendi dei gestori dei fondi comuni, che sarebbero spinti a prendere rischi eccessivi a causa delle politiche retributive delle case d'investimento basate sui bonus. Dopo le banche e gli hedge fund, insomma, la guerra di Bruxelles si sposta nel campo del gestito dove i manager potrebbero essere colpiti più duramente che in altri settori finanziari, scrive oggi FTfm.
La Commissione, infatti, ha proposto che il fisso nelle retribuzioni dei gestori costituisca la parte principale della busta paga, mentre i bonus dovranno essere erogati solo in via eccezionale. Gli incentivi, inoltre, dovranno consistere in larga parte in quote di un fondo o in titoli o strumenti ad esso collegati, i quali dovranno essere tenuti per un periodo minimo di tre anni, almeno che il ciclo di vita di un fondo Ucits non sia inferiore. I bonus, infine, dovranno essere ridotti nel caso in cui la performance di un fondo risulti negativa. Bruxelles conta di adottare le nuove proposte sulla politica retributiva dei gestori entro la fine dell'anno.
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