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7/4/2012 | Roberto Abate
L’attenzione degli investitori, dopo l’esito del Consiglio europeo degli scorsi 28 e 29 giugno che ha superato le aspettative degli investitori con un impatto esplosivo sui mercati, si è spostata ora sugli interventi di politica monetaria in tutto il mondo.
Fari puntati, in particolare, sulle riunioni di domani di Bank of England e della Bce attese. La BOE, si legge in un recente outlook settimanale di Banca Intermobiliare, braccio private di Veneto Banca, dovrebbe annunciare un nuovo aumento degli acquisti di titoli di Stato (almeno 50 miliardi di sterline), mentre sull’Eurotower l’attenzione è certamente più alta, ma l’esito più incerto. Un taglio dei tassi di 25 punti base è il consensus, spiegano gli analisti di Bim, ma la riduzione della tensione legata al Consiglio d’Europa ha ridotto la probabilità di ulteriori interventi più aggressivi (come un LTRO o acquisti di titoli di Stato), tanto più che numerosi indicatori di stress bancario sono lontani dai livelli di fine 2011.
Nel complesso, prosegue l’outlook, il mix di interventi europei dovrebbe continuare a favorire principalmente gli asset più esposti alla crisi dei debiti sovrani e che quindi erano stati maggiormente penalizzati tra maggio e giugno, come l’equity dell’area euro, i titoli di Stato dei Paesi periferici, i bond corporate bancari senior (che beneficiano di più del tentativo di rompere il legame con gli spread sovrani) e le valute dei Paesi Emergenti. Nel caso in cui il focus dei mercati passasse sullo scenario macroeconomico, invece, l’equity americano sarebbe particolarmente vulnerabile avendo finora svolto il ruolo di “porto sicuro” per gli investimenti azionari.
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