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Crisi: occhio al ritorno del protezionismo

6/21/2012

Secondo Mark Mobius, gestore di Franklin Templeton, con il rallentamento della crescita economica potremmo assistere a possibili derive protezionistiche


 

E' davvero una trappola, un'insidia… il protezionismo? Mark Mobius, executive chairman di Templeton Emerging Markets Group, ha dedicato al pericolo di un ritorno al protezionismo un'analisi focalizzata, in particolare, sul caso dell’Argentina, di cui sta seguendo le politiche protezionistiche nel settore delle risorse energetiche. 

 
Secondo Mobius, al deteriorarsi delle condizioni economiche, in passato, sia i governi delle economie sviluppate sia quelli dei Paesi emergenti si sono impegnati in politiche protezionistiche. "Con il rallentamento della crescita in molti Paesi nel corso dell’anno, legato in parte alla crisi dell’eurozona - afferma Mobius - sono preoccupato per un possibile rafforzarmento del protezionismo. Credo che queste politiche in realtà non proteggano nessuno”.

 
“Fino ad ora non ho osservato un notevole impatto economico della crisi del debito europeo sui mercati emergenti. Credo che la crescita di questi mercati, pur rallentando, abbia un potenziale di lungo termine nonostante i problemi in Europa e negli Stati Uniti e, a mio avviso, potrebbe surclassare queste economie”.

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