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Grecia, sarà sfida tra austerità e crescita

6/1/2012

Michael Hasenstab (International Bond Department di Franklin Templeton Fixed Income Group) fa un'analisi su una ipotetica exit strategy, all'ombra delle elezioni del 17 giugno


 

La questione del debito greco sembra giunta al capolinea. Il 17 giugno il voto per le legislative sancirà una linea governativa pro-austerity oppure una sordida uscita dall'Eurozona da parte della Grecia.
Michael Hasenstab (nella foto), co-direttore dell'International Bond Department di Franklin Templeton Fixed Income Group, si rivolge agli investitori con una serie di consigli e riflessioni.
 
 
1. Hasenstab è convinto che un ipotetico scorporo dall'area euro sia tutt'altro che una sorta di exit strategy; la prospettiva è quella di un paese che va incontro ad una situazione finanziaria ancora più complessa dell'attuale.
2. Hasenstab crede che un'uscita della Grecia dall'euro non gioverà a nessuno, soprattutto all'Eurozona.
3. La Banca Centrale Europea non starà a guardare.
4. Per la sopravvivenza dell'euro, dovrebbero essere attivate regole molto rigide a proposito del finanziamento a lungo termine.
5. In Europa, il dibattito fino a questo momento è stato dichiaratamente austerity contro crescita, ma per Hasenstab non è questione di "o" ma di "e", quindi austerità e crescita. 
6. Sia Spagna che Italia hanno portato avanti con impegno il tentativo di sostegno alla crescita. 

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