L'indice ESI (Economic sentiment indicator) a maggio scende di 2,3 punti nell'area Euro a 90,6
C'è sentimento e sentimento. Il "sentimento economico" degli europei crolla (quasi) a picco: l'indice, calcolato mensilmente dalla Commissione europea, mostra la fiducia di imprese e famiglie riguardo all'andamento dell'economia e in maggio è diminuito di 2,7 punti nell'Unione Europea e di 2,3 in Eurozona, arrivando rispettivamente a quota 90,5 e 90,6. In entrambi i casi, la diminuzione deriva dal calo della fiducia in tutti i settori dell'economia, soprattutto nell'industria e nel commercio al dettaglio, mentre e' in recupero per quanto riguarda i consumatori.
In dettaglio, l'indice sul "sentimento economico" è diminuito nella maggior parte delle aree dell'Unione europea, con i cali maggiori registrati in Inghilterra (-4,7), Italia (-4,3) e Olanda (-3,9) seguiti da Francia (-1,5), Germania (-1,4) e Spagna (-1). Il dato rimane sopra la media di lungo termine solo in Germania. Il ribasso è stato particolarmente marcato dal lato dell'industria (-2,3 in Eurozona), a causa del peggioramento delle valutazione dei manager sulle prospettive degli ordini delle imprese per cui lavorano. In calo anche la fiducia nel settore dei servizi (-2,5 in Eurozona) e soprattutto quella del commercio al dettaglio (-7). Giù pure il settore delle costruzioni (-2,6). A peggiorare, in tutti i settori, sono le previsioni su occupazione e prezzi. In controtendenza l'andamento della fiducia fra i consumatori, che recupera 0,6 punti nell'Eurozona.
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