Basta il solo talento per fare oggi il pf? A lanciare la provocazione è Stefano Lenti (nella foto), direttore area consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) di Ubi Banca Private Investment, oggi durante un evento dedicato alle reti, organizzato da Skandia a Milano. "Tempo fa - ha raccontato Lenti - stavo per reclutare un consulente (ex-promotore) che mi disse che questa professione aveva gli anni contati, al massimo altri quattro o cinque. Invece credo che sia il contrario: il consulente (ex-promotore) sarà la professione del futuro, visto che in media le banche, compresa UBI prevede nei prossimi anni la chiusura del 10% degli sportelli, che ormai rappresentano solo dei costi in bilancio". 

Tuttavia il periodo non è certo dei più rosei. La crisi, infatti, sta cominciando a farsi sentire anche nel gestito, un settore in continua evoluzione. E per focalizzare meglio il ruolo del consulente (ex-promotore) nelle reti, Lenti è ricorso a una metafora sportiva: "Se guardate una partita di Coppa campioni di vent'anni fa, quello che vi colpisce è la stazza dei giocatori: alcuni magri, altri bassi e altri addirittura con la pancia. Oggi, invece, sono tutti degli atleti, che non sfigurerebbero affatto come modelli per biancheria intima".

Lo stessa cosa, secondo Lenti, accade oggi ai consulenti finanziari (ex-promotori finanziari). Insomma, non basta più quell'intuito, quel certo savoir faire di una volta per accattivarsi un cliente, dare un'occhiata ogni tanto al Pac, al Sole 24 ore e leggere qualche report dalle case d'investimento. "Sono finiti quei tempi: oggi occorre allenarsi tutti i giorni" sottolinea il direttore rete di UBI Banca Private Investement. Che significa formarsi e informarsi di continuo, e saper sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli ultimi strumenti digitali. L'obiettivo, del resto, è diventare il "punto di riferimento" nella gestione del risparmio delle famiglie italiane.