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12/11/2024 | Marcella Persola
Si è rallentata la raccolta netta nei fondi a lungo termine nel terzo trimestre del 2024, mentre gli ETF hanno mantenuto il loro slancio positivo.
È questa la fotografia che emerge dall’analisi condivisa da EFAMA sui primi nove mesi del 2024. A livello globale nel Vecchio Continente gli OICVM e i FIA hanno registrato una robusta raccolta netta di 179 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2024 rispetto ai 142 miliardi del trimestre precedente. La raccolta dei fondi Ucits è stata pari a 174 miliardi di euro, mentre i FIA hanno registrato una raccolta netta di 5 miliardi di euro. Nel trimestre precedente gli Ucits avevano generato flussi per 129 miliardi di euro.
Entrando nel dettaglio i fondi a lungo termine hanno registrato una raccolta netta di 83 miliardi di euro, in calo rispetto ai 110 miliardi di euro del secondo trimestre 2024. Nonostante il calo, tutte le categorie di fondi a lungo termine hanno registrato una raccolta netta positiva in questo trimestre, con al vertice i fondi del mercato monetario che hanno registrato la raccolta netta più significativa di 96 miliardi di euro, seguono i fondi obbligazionari con 49 miliardi e l’equity con 21 miliardi.
Gli ETF hanno mantenuto il loro slancio positivo con 57 miliardi di flussi, analogamente ai 58 miliardi di euro registrati nel secondo trimestre del 2024. Gli ETF hanno registrato una raccolta netta di 170 miliardi di euro nei primi tre trimestri del 2024, già superiori al totale delle vendite nette di ETF per l'intero anno 2023 (169 miliardi di euro).
I fondi SFDR articolo 9 hanno continuato a registrare deflussi netti (-3,2 miliardi). Si tratta del terzo trimestre consecutivo di deflussi netti per questa tipologia di fondi. I fondi Articolo 8 hanno registrato invece una raccolta netta di 105,8 miliardi e in particolare quelli art. 8 a lungo termine hanno raccolto 37,5 miliardi di euro nel terzo trimestre 2024, mentre i fondi a lungo termine Articolo 9 hanno registrato deflussi netti di 3,2 miliardi di euro, a fronte di deflussi netti di 6,9 miliardi di euro nel secondo trimestre 2024.
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