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9/2/2011 | Marcella Persola
Come si è comportata l'industria dei fondi comuni in Europa? A leggere il nuovo rapporto di Efama sembra che ci sia stata una battuta di arresto anche lì. Di fatti nel secondo trimestre la raccolta netta totale è stata pari a 18 miliardi contro i 30 del primo trimestre. Confrontato con i risultati dello scorso anno i dati sono in miglioramento, in quanto nel secondo quater del 2010 la raccolta netta totale era pari a -19 miliardi, circa. E questo in particolare per i fondi UCITS.
Se consideriamo i fondi non UCITS emerge che la raccolta netta totale nel secondo trimestre è stata di 48 miliardi contro i 39 del primo trimestre e i 38 dello stesso periodo dell'anno scorso.
Ma quali fondi sono stati premiati dagli investitori? A primeggiare sono stati i fondi bilanciati con un flusso di 23 miliardi, seguiti dagli obbligazionari con 10 miliardi, gli azionari con 8 e infine i monetari con -30 miliardi.
Anche se c'è da fare dei distinguo. In Europa ad esempio sono pochi i paesi che possono dichiarare una raccolta netta totale positiva globale. L'Irlanda, ad esempio, conta 26,343 miliardi solo nel secondo trimestre, seguita dal Lussemburgo e dal Regno Unito con flussi rispettivamente pari a 7,799 e 7,787 miliardi). Molto male invece per la Francia che ha registrato un deflusso di 23 miliardi e le aree del Mediterraneo con Italia e Francia che registrano deflussi per 5 e 4 miliardi circa.
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