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3/3/2014 | Marcella Persola
Secondo anno di crescita forte per l'industria dei fondi comuni in Europa. E' questo lo scenario che emerge dal report di Efama relativo ai risultati conseguiti dell'industria nell'anno 2013. Nell'anno conclusosi di recente il ritrovato ottimismo degli investitori e l'incoraggiante scenario economico, nonché la crescita del mercato azionario hanno fatto da collettore per la crescita del risparmio gestito. Difatti a livello globale la raccolta netta è stata pari a 410 miliardi contro i 307 del 2012 e i 5 del 2011. Il patrimonio in gestione è cresciuto del 9% raggiungendo quota 9,8 trilioni, che rappresentano il 68% del PIL alla fine del 2013.
Nel corso del 2013 la domanda di prodotti azionari e fondi bilanciati ha subito un'accelerata. E questo è successo malgrado la volatilità del mercato borsistico nel corso del secondo trimestre dell'anno. I fondi obbligazionari hanno continuato ad attrarre nuovi flussi, sebbene il dato globale segna una significativa diminuzione rispetto al 2012, a causa dell'aumento dei tassi nel lungo termine e la persistente incertezza riguardo al mercato dei bond. Il 2013 è stato un altro anno difficile per i money fund, in quanto il basso livello dei tassi di interesse a breve ha ridotto molto l'attrattività verso questo tipo di fondi.
Vediamo in dettaglio i flussi dei diversi comparti: la raccolta netta dei fondi Ucits è stata di 229 miliardi di cui 51 concentrati nel quarto trimestre del 2013; i fondi Ucits a lungo termine hanno generato una raccolta di 314 miliardi mentre i fondi azionari 100 miliardi. Positiva la raccolta globale dell'anno dei fondi bilanciati a 114 miliardi, contro i 70,22 miliardi dei fondi obbligazionari. Mentre per i money fund come già sottolineato il dato è negativo per 85 miliardi.
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