Cala seppure di poco la raccolta netta dei fondi comuni in Europa. Secondo i dati pubblicati da EFAMA l'industria, europea nel mese di novembre, ha generato un flusso di 36 miliardi circa contro i 41 del mese precedente. Un risultato sostanzialmente differente rispetto a quello conseguito lo scorso anno che presentava -9 miliardi di euro. Rispetto ai mesi precedenti non ci sono significativi cambi di guardia. Sono sempre i fondi obbligazionari quelli che hanno generato il flusso maggiore con 18,6 miliardi di raccolta, mentre gli azionari si posizionano al secondo posto con 13 miliardi, seguono i bilanciati con 2,9 miliardi. Rispetto al mese precedente, ossia ottobre 2012, i fondi money market segnano un deflusso di 0,3 miliardi, mentre gli azionari segnano il miglior risultato dell'anno. Infatti da gennaio a novembre sono stati soltanto sei i mesi nei quali il comparto dei fondi equity ha segnato una raccolta positiva. E nel mese considerato vi è stato un vero e proprio exploit.

Che sia tornata in Europa la voglia di investire nel mercato azionario? Presto per dirlo, ma considerando che si tratta del terzo mese consecutivo (in settembre e ottobre la raccolta era stata di 3 miliardi per ciascun mese) è un buon segnale. Secondo Bernard Delbecque, direttore economico e delle Ricerche di EFAMA " i flussi netti nei fondi obbligazionari restano il contributo maggiore alla vendite totali di fondi UCITS in Europa. Il sostanziale volume di vendite nette nei fondi azionari è stato largamente dovuto al trasferimento di alcuni patrimoni delle compagnie assicurative negli UCITS"

Continua inoltre l'interesse degli investitori verso i fondi a lungo termine con un flusso di raccolta a novembre di 36 miliardi, contro i 34 del mese di ottobre. Mentre a livello di patrimonio l'Europa segna una crescita dell'1% a 8.818 miliardi.

 

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